DNA SPORT METHOD

Sfrutta il tuo profilo genetico

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Dna, Natura ed esperienza… la libertà è dentro il mio corpo!

2021-07-13 14:58:28

Cambiare il corpo cambia la mente... questa è il mio metodo per uscire dalla ruota del criceto e guarire le cicatrici create dal mio vissuto!

Il test del DNA per cambiare in meglio il mio corpo!

Anni e anni di studi per cercare la mia verità… dove sbagliavo? … sbagliavo secondo la mia prima moglie, sbagliavo secondo i miei genitori, i miei parenti, i miei amici, sbagliavo per i datori di lavoro, i miei colleghi… questi errori maturati nel contatto con la realtà dove sono cresciuto e ho vissuto la mia vita hanno formato la mia esperienza.

Questa esperienza è archiviata non solo nel mio cervello, ma anche all'interno delle mie cellule formando la memoria cellulare.

Memoria cellulare… nel corso della vita le nostre cellule sono costantemente rimpiazzate da nuove cellule… le cellule più giovani non ricominciano da zero, ripartono dalla precedente esperienza biologica e ne accumunano costantemente di nuove… questo processo forma quello che chiamano “memoria cellulare”

Secondo la scienza i nostri primi anni di vita sono quelli più importanti per il nostro apprendimento... influenzando i nostri caratteri anatomici e fisiologici ivi compresi quelli comportamentali. 


Sembrerebbe che la mia esperienza sia più il frutto della mia “natura”, sono nato da una famiglia di contadini della Lomellina (terra del riso) e tutta la mia vita è stata spinta nella direzione del movimento... inizialmente per uno stile di vita spartano legato alla cultura contadina di quel tempo e dopo per spingere il mio corpo verso i suoi limiti attraverso la pratica sportiva… secondo gli studi più avanzati sui rapporti ambiente ed individuo sono le caratteristiche individuali che modificano in bene o in male il nostro sviluppo umano.

Modificare in bene o in male il nostro sviluppo umano dipende dalla conoscenza delle proprie caratteristiche individuali... ora tramite il test del DNA è semplice, ai miei tempi se non avevi la fortuna di incontrare un buon maestro sportivo anche se ti impegnavi tantissimo potevi passare da un infortunio all'altro... e fare come il sottoscritto abbandonare lo sport a 20 anni causa infortuni.... questi infortuni sono cicatrici presenti nel mio corpo e archiviate all'interno delle mie cellule!

Perché è così difficile “CAMBIARE”?

Le esperienze che viviamo fin dal concepimento vengono codificate ed immagazzinate dal sistema nervoso centrale (il cervello). Esso si comporta in modo associativo rispondendo agli stimoli che riceve in presenza di un input che richiama un evento accaduto in passato, ne rimanda alla coscienza le immagini, i contenuti, le valenze emotive, così, quando il presente rimanda a un vissuto traumatico o piacevole accaduto in passato, proviamo emozioni negative o positive, senza ricondurle alla precedente esperienza.


E’ comune associare il concetto di memoria alla sequenza di un film, con personaggi, un ambiente e un contesto, ma in realtà inizialmente siamo impattati da impressioni e impulsi energetici. Solo successivamente la mente concettuale è in grado di tradurre queste impressioni in un linguaggio intellegibile e comunicabile, dando forma e significato.

Per un atleta come me il fallimento è archiviato all'interno della cellula e ogni volta che il mio corpo deve uscire dalla zona di confort per affrontare qualcosa di importante e di alta difficoltà... invia un segnale di pericolo al cervello, condizionando in negativo l'esito dell'attività da svolgere... prima mi si attivano le cicatrici e solo dopo il cervello trova la soluzione... per capire, studiare le contromosse e non cadere sempre dentro la ruota del criceto... ci sono voluti anni di studi, fallimenti e soldi spesi per cambiare!


Ciò di cui facciamo esperienza nel presente viene deviato dalle onde neuroelettriche già esistenti che hanno una frequenza simile, introducendoci perciò a comportamenti ripetitivi, le vecchie informazioni si frappongono all’esperienza diretta, dandoci una percezione falsata dalla realtà.

Il cervello crea un programma cellulare a partire da una situazione emotiva non risolta. Per quanto l’individuo si sforzi di essere “originale” e autentico, lo sarà in base al suo vissuto emozionale inconscio che si interpone all’esperienza facendo da filtro tra la sua percezione e la realtà che sta vivendo.

La sua risposta è dunque condizionata, il programma non gli permette di uscire dal labirinto comportamentale che definisce la sua identità e che lo induce a somatizzare nel corpo ciò che non riesce a vivere direttamente.


La mia ricerca di nuove proposte, quelle serie, in campo sportivo, sono sempre partite dopo averle messe alla prova su me stesso e solo dopo su altri atleti, sono ora nella condizione di poterlo trasmettere come un nuovo paradigma scientifico-sportivo che spero aiuterà molti nel perfezionamento della propria routine di training.

Questo nuovo paradigma scientifico-sportivo ha come primo obiettivo cambiare noi stessi e questo possiamo farlo solo attraverso una profonda conoscenza del nostro corpo. La rivoluzione parte se decidiamo di conoscere veramente il nostro corpo con i mezzi che ci mette oggi a disposizione il DNA.


E questo non dovrebbe sorprenderci, perché se c’è una categoria umana in cui il corpo va conosciuto e ascoltato nel suo profondo per poter essere valorizzato, questa è proprio la categoria dello sportivo che si impegna, come noi sappiamo bene, con duro lavoro e strenua volontà, in costanti allenamenti per portare la sua “macchina” a dare il massimo del suo potenziale.

Ma solo se conosciamo questa “macchina” possiamo agire in sinergia con essa e portarla ai massimi livelli di performance che desideriamo. Questo culmina in un principio razionale che ben esprime il nuovo approccio scientifico: esso è nient’altro che il principio ergonomico del conseguire il massimo risultato con il minimo lavoro. Ovvero, l’efficienza del training personalizzato.

Ciò significa, appunto, che lavorando sul nostro corpo, assecondando il suo potenziale genetico e non in antagonismo con esso, otterremo il massimo sia dal punto di vista della performance sia dal punto di vista del benessere, perché avremo rispettato ciò che è inscritto nel più profondo di noi stessi: il nostro codice genetico.

Il mio sogno di sportivo per rimanere puro e grande deve allora coinvolgere la mia più profonda e basilare verità: i miei geni.


 

 
 
 

DNA & SPORT METHOD... come sfruttare il tuo DNA?
Il nostro DNA è una materia uscita dall'unione di nostra madre con nostro padre, tale materia non è una cosa perfetta, “iniziare“ un percorso atletico e/o riabilitativo sapendo come reagiremo nel tempo ai vari stimoli allenanti è di vitale importanza per la nostra salute!
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