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Running....... i TRAUMI del Ginocchio
In questa sezione analizziamo invece quali sono i traumi ed i possibili infortuni che un corridore può subire in questa disciplina. Le cause più ricorrenti di traumi da corsa sono ad esempio sforzi eccessivi, come il voler correre troppi km tutti in una volta senza avere una adeguata preparazione, oppure troppo intensi, come il voler affrontare da subito dislivelli impegnativi. Possiamo quindi affermare che l’infortunio nella corsa nasce da un’esagerazione quantitativa o qualitativa.
Subire infortuni nella corsa è molto comune; studi dimostrano che tra il 36-57% dei corridori subisce un infortunio all’anno e che circa il 60-70% degli infortuni nella corsa sono causati da un sovraccarico.
Le cause più frequenti di infortuni nella corsa sono:
· Sovraccarico funzionale
· Tecnica esecutiva errata
· Muscoli, tendini e legamenti troppo deboli. Le articolazioni si danneggiano se i muscoli ed i legamenti che le sostengono sono deboli.
· Anormalità̀ strutturali: lunghezza diversa degli arti, ginocchio valgo o varo
· Corsa su piste non lisce, troppo dure o strade non pianeggianti
· Eccessiva o limitata pronazione del piede
· Eccessivo peso corporeo
· Corsa su piste troppo dure o strade non pianeggianti
Condizione specifiche di appoggio del piede, come una eccessiva pronazione o un atteggiamento in supinazione, possono causare una patologia da sovraccarico funzionale che può̀ riguardare le strutture direttamente coinvolte nell'appoggio, come l'unità funzionale caviglia-piede (tendinopatie achillee, tibiali e dei peronei, fasciti plantari e metatarsalgie), oppure strutture più̀ lontane come ginocchio, anca e rachide.
Gli infortuni più comuni riscontrati nella corsa in diversi studi retro-prospettici interessano prevalentemente questi distretti: ginocchio (42,1%) – piede o caviglia (25,3%) – tibia (12,8%) – anca e bacino (10,9%).
CORSA E GINOCCHIO
Il ginocchio risulta quindi essere l’articolazione più colpita da eventi traumatici. Questo è comprensibile se pensiamo anche al fatto che il carico articolare sul ginocchio è 5 volte il peso del corpo quando si corre. In poche parole, una persona che pesa 75 kg quando corre carica sull’articolazione del ginocchio 375 kg ogni passo di corsa che compie. Esiste quindi una sollecitazione enorme su questa complessa articolazione che può esitare in diverse problematiche. Le più frequenti sono le tendinopatie femoro-rotulee o sindrome rotulee dolorose; la sindrome della bandelletta ileo-tibiale, l’osteoartrosi, e le lesioni del menisco.
Tendinopatia femoro-rotulea e sindrome rotulea dolorosa
Si tratta di una condizione patologica caratterizzata da una tendinite del rotuleo, noto anche come ginocchio del corridore o del saltatore.
Il dolore è tipicamente avvertito nella regione anteriore del ginocchio sul tendine rotuleo. Diverse sono le condizioni che si associano e ne causano l’insorgenza, come un cattivo scivolamento della rotula sul femore oppure un’ipotonia dei muscoli dell’anca.
La tendinopatia femoro-rotulea si avverte specialmente quando si salgono le scale, si cammina o si fa jogging in salita. I dolori invece avvertiti più frequentemente quando si scendono le scale o all’inizio del carico sono condizioni attribuibili ad un malfunzionamento femoro-rotuleo con associata condropatia.
È possibile prevenire queste condizioni aumentando l’efficienza degli estensori ed in particolare del quadricipite e correggendo eventuali anomalie d’appoggio dovute ad un piede piatto/cavo o ad un ginocchio varo/valgo.
Sindrome della bandelletta ileo-tibiale (BIT) o sindrome del podista
È un processo di tipo infiammatorio a carico della zona ileo-tibiale, ovvero l’ultimo tratto della fascia femorale o fascia lata.
Il dolore si avverte in modo molto specifico e acuto nella parte laterale esterna del ginocchio. La bandelletta Ileo-tibiale è una fascia di tessuto connettivo che origina dall’anca, si estende esternamente lungo tutta la coscia e si inserisce nella tibia. Quando flettiamo il ginocchio, questa fascia di tessuto scivola sul lato esterno del ginocchio, più precisamente sul condilo laterale del femore. La sindrome della bandelletta ileo-tibiale si presenta con un dolore generalmente continuo, ma non acuto, sulla faccia laterale del ginocchio; il dolore si accentua, raggiungendo il suo massimo livello, quando la bandelletta passa sopra il condilo femorale laterale, ossia, in altri termini, quando il ginocchio forma un arco di circa 30° in flessione.
La dolenzia si sviluppa di solito dopo un determinato periodo di tempo dall’inizio dell’allenamento e tende a ridursi con il riposo.
Contrariamente alla tendinopatia femoro-rotulea, la sindrome della bandelletta ileo-tibiale peggiora scendendo le scale e facendo jogging in discesa.
Il periodo di stop consigliato è di 20 giorni con terapie self (crioterapia).
Se l’infortunio non si risolve, l’ortopedico interviene di solito con infiltrazioni di anestetico e farmaci steroidei, ionoforesi, ultrasuoni, tecarterapia, laserterapia ecc.
Condropatie del ginocchio
Una condropatia è una malattia della cartilagine.
La cartilagine, o tessuto cartilagineo, è un tessuto connettivo avente funzione di sostegno e dotato di estrema flessibilità e resistenza.
Dolore, rigidità e gonfiore delle ginocchia possono essere un sintomo delle condropatie.
Le condropatie al ginocchio possono causare dolore alle ginocchia durante o dopo la corsa.
Un altro sintomo è quello di sentire le ginocchia rigide e dolenti quando si effettua un movimento di piegamento, oppure anche in seguito ad una inattività prolungata, come l’alzarsi dal letto alla mattina.
È una condizione di sovraccarico funzionale spesso non sostenuta da condizioni direttamente collegabili alla corsa, ma le persone che ne soffrono, correndo, possono peggiorare la loro situazione soprattutto in presenza di alcune alterazioni strutturali (ginocchio varo/valgo, dismorfismi femoro-rotulei).
Il trattamento varia in base al tipo di condropatia e può spaziare da rimedi sintomatici (farmaci antinfiammatori, esercizi di allungamento muscolare ecc) a interventi chirurgici di riparazione della cartilagine.