Ci sono momenti in cui, ci si sente come in un vortice di un mare in tempesta, all'improvviso catapultati in onde altissime. Un mare che non tende a placare la sua ira, mare e cielo si plasmano sembra come se non vi fosse spazio tra loro, si cerca a bracciate di raggiungere un punto fermo, quel punto così vicino ma distante. Si nuota a fatica, le forze vengono meno a ogni onda che assale, soli nessuno che possa aiutare a trovare un modo per poter procedere, soli per poter affrontare, soli in un mare in burrasca. Bisogna trovare un modo per poter superare, le onde altissime sbalzano il corpo e i pensieri, la rabbia alimenta le onde che con forza ti spingono alla deriva. Si arriva alla deriva stremati, senza più un briciolo di energia per alzarsi, ma bisogna rialzarsi, perché soli dopo tutto si è riusciti a raggiungere il punto fermo, la spiaggia. Essere soli significa questo, rialzarsi dopo ogni tempesta, dopo ogni attacco. Essere soli e rinnegati porta una riflessione se riesco a raggiungere la riva nonostante le forze siano esaurite, posso affrontare il mondo.