SOFFIONE DEI PRATI - Simbolismo, usi culinari, rimedi (parte 2)
Continua la conoscenza di questo fiore magico. In questo articolo: altre curiosità simboliche, il tarassaco in cucina e tanto altro.
Nella prima parte (se ti fa piacere ti invito a leggere il mio precedente articolo) ho trattato del simbolismo e significato di questo fiore, con le leggende che lo avvolgono e i suoi usi terapeutici.
Proseguo questo viaggio avvolto di magia e credenze...SEGUIMI!
Questo fiore inoltre è sempre stato collegato alla prosperità e alla fortuna. In passato si usava aggiungere un dente di leone al bouquet della sposa, nella convinzione che portasse ricchezza e fortuna alla coppia.
Il ciclo del soffione ha inoltre rappresentato simbolicamente l’alternanza tra giorno e notte, sole e luna.
Inizialmente, il dente di leone è giallo e dorato, proprio come il sole, per poi trasformarsi in una candida sfera simile alla palla lunare.
Il soffione del desiderio
Il soffione è da sempre profondamente connesso all’idea del desiderio.
Si dice che soffiando energicamente sul pappo del fiore, se si riesce in un sol colpo a disperderne tutti i semi, il desiderio espresso si realizzerà.
Gli innamorati erano e sono soliti affidare a questo fiore la realizzazione di tutti i loro sogni amorosi.
Secondo un’altra usanza, il soffione veniva utilizzato come un vero e proprio oracolo, cui rimettere la determinazione temporale del verificarsi di un determinato evento.
Si interrogava il soffione su quanti giorni, mesi o anni ci volessero affinché un determinato desiderio venisse esaudito. Quindi si soffiava.
Il numero di soffi necessari a disperdere tutti i semi ci avrebbe dato la risposta di quanti giorni, mesi o anni ci avrebbero separato dall’evento auspicato.
Il tarassaco in cucina
Dalla magia alla tavola...
Un così speciale fiore, con tante proprietà, non poteva non dare soddisfazione anche in cucina.
Le foglie possono essere consumate in insalata dopo essere state lessate, condite con semplice olio e sale o con una salsa alla senape, si sposano a meraviglia con le uova sode o con altre verdure.
Un'altra semplice ma gustosissima ricetta è la frittata di tarassaco, a cui ti consiglio di aggiungere una spolverata di parmigiano.
Versatile com'è puoi farci delle polpette, sia vegetariane sia di carne trita; puoi unirle all'impasto delle lasagne o condire un piatto di pastasciutta.
Insomma, con un po' di fantasia, può essere una bella variante.
Il momento migliore per la raccolta è febbraio, ma anche in settembre è possibile cogliere e lavorare questo alimento.
Un altro consiglio: puoi fare seccare le foglie in modo da averle disponibili tutto l'anno per insaporire carni, zuppe e minestroni.
La parte poetica del soffione
Il soffione incarna prepotente la possibilità di rinascita e l’idea del cambiamento.
C’è una frase, che adoro, associata a questo fiore:
“Ogni respiro è una seconda possibilità”.
Il dente di leone è citato da poeti e scrittori, e di volta in volta ognuno ne sottolinea un particolare aspetto.
Per Cicely Mary Barker è:
“Guardate le mie foglie dentellate,
soffiate le lancette del soffione
guardate, fra le siepi, le mie ondate,
guardate il prato, il sentiero,
guardatemi in giardino, allegro e fiero!
Raccoglietemi pure: io cresco ancora,
senza chieder permesso né scusarmi,
che fate con le vostre zappe, allora?
Non riuscirete mai ad estirparmi!
Nessuno mi può fare impressione,
perché io sono il Dente di Leone!”
Emily Dickinson esalta così il suo significato:
“Il pallido Gambo del Dente di Leone
stupisce l’Erba e l’Inverno d’un tratto diventa
un infinito Ahimè
sul gambo si leva un’inusitata Gemma e poi un chiassoso Fiore
il Proclama dei Soli
che la sepoltura è finita.”
Infine, il mio poeta preferito Walt Whitman, scrive:
“Semplice, fresco, gentile emergendo sul finir dell’inverno,
quasi mai non vi fossero stati artifici di moda, affari, politica,
dall’angolo solatio, annidato nell’erba – dorato, innocente, come l’alba tranquillo,
il dente di leone, il primo di questa primavera, ci mostra il suo volto fidente.”