Interpretazione dei sogni e lettura tarocchi

Founder Senior

Esistono i sogni premonitori?

2020-12-02 15:19:56

Capita a volte di sognare persone o eventi e ritrovarsi poi, nei giorni immediatamente successivi, ad assistere alla realizzazione del sogno nella vita reale. Casualità o premonizione?

I sogni premonitori, quindi, esistono veramente? Se pensiamo al sogno come al luogo dove conscio e inconscio comunicano attraverso un linguaggio appartenente ad una umanità senza tempo la risposta è: "Sì, i sogni premonitori esistono".

Si possono riconoscere i sogni premonitori? 

Secondo alcuni studiosi e psicanalisti sarebbe possibile, in determinate circostanze. In particolar modo due sono le caratteristiche dalle quali non possono prescindere i sogni per essere premonitori: il fatto di essere ricorrenti e al contempo pregnanti dal punto di vista emotivo. Insomma, se vi capita di ripetere con frequenza un sogno e di svegliarvi la mattina abbastanza scossi e senza parole, è probabile che una determinata situazione si possa ripresentare nella vita reale. Si tratta di una possibilità, sia ben chiaro, non di una certezza.

I sogni premonitori si possono interpretare?

Si parta dal presupposto che tutti i sogni possono essere interpretati, a condizione di riuscire a ricordarli bene una volta svegli e poter attingere ad alcuni particolari secondari ma essenziali comparsi nel corso della nostra esperienza onirica. Posto poi che si riesca a riconoscere, sebbene sia molto difficile, un sogno premonitore, allora sì, la risposta non può che essere affermativa: interpretare un sogno premonitore è possibile.

È come se una parte di noi entrasse in qualche modo in contatto con il più vasto “progetto generale” dell’ inconscio collettivo, dal quale attinge informazioni. Per Freud non esistono sogni premonitori ma soltanto coincidenze. La posizione di Jung è del tutto differente. Jung distingue due tipi di sogni: i piccoli sogni, cioè quelli che facciamo senza conservarne ricordi o altre tracce di rilievo;  e i grandi sogni, cioè eventi eccezionali in cui, attraverso il sogno, è possibile entrare in contatto con energie di natura “archetipica”, custodi di  quei dati primordiali, innati ed ereditati della mente umana che ci mettono nelle condizioni di pre-vedere eventi altrimenti inspiegabili con i soli elementi della vita individuale di chi sogna.

Messaggi degli dei

Nell’antichità i sogni erano considerati messaggi degli dei. Si riteneva che i sogni fungessero da ponte tra il mondo umano e il mondo spirituale permettendone la comunicazione di rivelazioni da parte di dei o demoni. Vi si faceva pertanto ricorso per trarne consigli e previsioni. Una testimonianza autorevole della valenza spirituale dei sogni nell’antichità è data dalla Bibbia.

Molti sogni e visioni descritti nella Bibbia sono di natura profetica: Giuseppe riceve in sogno la notizia del concepimento di natura soprannaturale di Maria; è sempre in sogno che Dio lo avverte di fuggire in Egitto; nel libro della Genesi Dio parla in sogno a Giacobbe, mostrandogli la scala che si protende fino in Cielo. Tommaso d’Aquino, nella Somma teologica, ritiene i sogni soggetti alle influenze dal soprannaturale, talvolta di matrice demoniaca .  Dio rivela certe cose agli uomini in sogno per mezzo degli angeli.

La teoria razionalistica

In una interpretazione più empirica invece il sogno premonitore non sarebbe altro che una deduzione incosciente tratta dall’esperienza quotidiana, che ricostruisce e ripropone in sogno possibili situazioni e comportamenti. Durante il giorno cioè il nostro cervello registra in modo più o meno consapevole numerosissimi dettagli e informazioni, dei dati che immagazzina ed elabora poi durante la fase del sonno. È dal risultato di questa elaborazione che hanno origine i cd sogni premonitori. A suffragio di questa tesi c’è la constatazione che questo tipo di sogno ricorre di solito in periodi di forte stress o ansia del sognatore.

La teoria quantistica

La teoria quantistica ritiene la realtà costituita da quanti, cioè brevissime radiazioni elettromagnetiche, rapidissime pulsazioni luminose mosse da forze non fisiche.  Nella fisica dei quanti due oggetti possono occupare lo stesso spazio nel medesimo momento solo quando vibrano a velocità differenti, a meno che non siano privi di massa, come i fotoni di luce. Altri studi sull’atomo sono giunti alla conclusione dell’esistenza di condensati ancora più grandi comprendenti molti più atomi. Questa premessa quantistica ha permesso di azzardare l’ipotesi della possibilità di più risultati per ogni singolo evento. L’ipotesi rimanda però necessariamente ad un concetto di multi-dimensionalità. Una simile affermazione implica cioè che ogni possibilità sia già stata creata e presente. Ma in che modo?

In che modo?

Gregg Braden, un geologo informatico ritenuto un’autorità nel collegare le conoscenze del passato con la scienza e la medicina, ipotizza che il nostro mondo sia formato da “pacchetti di luce” che vibrano a velocità differenti: sul nostro piano tridimensionale questi pacchetti, muovendosi lentamente, danno forma, con vibrazioni diverse alla vita minerale, vegetale, animale, umana così come la conosciamo; nel resto dell’universo invece, con vibrazioni molto più veloci, tanto da sfuggire alla nostra percezione, origina dei piani dimensionali diversi: le sedi delle “possibilità multiple”. Secondo questa teoria durante il sogno premonitore lo spirito si libera dalla materia per procedere sui sentieri regolati dai ritmi spazio temporali universali.  È da questi viaggi e dalle informazioni “universali” che ne ricava che deriverà le intuizioni e i presentimenti del sogno premonitore.

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