Simone D’Ercole

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I Leoni di Sicilia di Stefania Auci

2020-04-14 08:19:48

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I Leoni di Sicilia di Stefania Auci, pagine ca 419
Genere: Romanzo Storico.


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Allora I Leoni di Sicilia è il libro che stai cercando, il motore di ricerca Google mostra che al 91% degli acquirenti di questo libro è piaciuto lo scritto.

Non conoscevo l’autrice e non conoscevo la Casa Florio ma alla fine della lettura del Romanzo non so se mi sono innamorato più dell’autrice o della storia della casata… la risposta forse è facile, mi sono innamorato di entrambe.

Non è il solito libro con la solita e noiosa trama storica, non sono riuscito a trovare un solo difetto nel libro… e dire che mi sono impegnato. Un libro così non lo leggevo da tempo, un libro speciale: si presenta come una lettura di una leggerezza unica, scorrevole e allo stesso tempo densa di punti di ispirazione. La Storia è ambientata tra il 1799 e il 1861 (Unità di Italia) e vede l’evolversi delle vicende della Casa Florio.

Ogni capitolo del Romanzo si apre con una pagina assai leggera, il cui scopo è quello di mettere in luce gli avvenimenti storici più importanti che dovranno affrontare i membri della Casa Florio.
I due capostipiti della famiglia Paolo e Ignazio Florio arrivano in Sicilia nell’anno 1799 con poco denaro ma con una elevata dose di ambizione, essi desiderano essere i più ricchi e i più potenti di Palermo. E ci riusciranno: acquisteranno inizialmente una piccola bottega abbastanza malridotta per trasformarla in uno dei negozi di spezie più fiorenti di tutta Palermo, acquisteranno navi e terreni, commerceranno zolfo e saranno i primi a commerciare il tonno sottolio in tutto il resto del mondo ma la loro ambizione non si arresterà al solo commercio e andranno ben oltre.

Però nonostante il raggiungimento di una spropositata ricchezza manca loro una cosa: il titolo nobiliare; infatti i nobili non fanno mai dimenticar alla famiglia Florio di essere dei semplici facchini, sebbene questi abbiano una ricchezza pari a quella di un vero e proprio Re e di gran lunga superiore alle ricchezze nobiliari (ormai decadute). Vincenzo, figlio di Paolo e erede della ricchezza di tutta la casata, combatterà fino all’ultimo per avere il titolo che gli spetta, arriverà ad avere lo stesso Francesco Crispi come avvocato, ma riuscirà ad ottenere il titolo nobiliare?

Le vicende descritte dall’autrice dipingono un’Italia antica ma allo stesso tempo più vicina a noi di quanto possiamo immaginare. Molti dei caratteri dei personaggi rispecchiano quelli attuali degli italiani anche se spesso molto più duri rispetto a quelli moderni.
Alcune scene descritte vengono scritte con così tanta empatia che fanno emergere nel lettore un puro sentimento volto al miglioramento di se, come se il libro mirasse anche alla nostra educazione: spesso mentre si legge si potrebbe pensare “ehi ma non dovrebbe fare così, se si comportasse in quest'altro modo starebbe molto meglio” e un secondo dopo ripensandoci si dice “aimhè forse anche io avrei fatto così”.

Leggere questo libro ti renderà ricco, esso ci rende noto che ci sono alcuni momenti della vita che non possono e non devono essere assolutamente sprecati.

A voi la parola!

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