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Arte & Intrattenimento

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DUE MONDI PER AMARE... ecco una anteprima del mio racconto

2020-03-14 16:53:59

Questo racconto farà parte di una serie di racconti edito da una casa editrice molto seria . Appena pubblicato vi dirò come e dove trovarlo . Per voi una anteprima!

Due mondi per amare

Due mondi per amare 


Anna era una ragazza introversa di circa 15 anni . Viveva con i genitori in un piccolo appartamento nel centro di Torino. I suoi genitori erano persone con un tenore di vita medio. La madre insegnava nella scuola elementare  e il padre era elettricista per una ditta locale. La ragazza frequentava l’istituto d’arte poiché era molto portata per il disegno e la pittura. Amava inoltre in modo particolare la fotografia. Anna fotografa tutto ciò che attirava la sua attenzione . Aveva un talento particolare nel cogliere la bellezza che aveva intorno, fossero persone, animali,  insomma la  natura in tutte le sue forme e manifestazioni. Quando osservava attentamente l’ambiente che la circondava, in alcuni momenti le sembrava di vedere come delle sfumature nell’aria, come delle colorazioni diverse, facenti parte di mondi che forse esistevano davvero, o forse nella sua fantasia , ma la ragazza non sapeva dare una spiegazione razionale alle sue visioni. Nonostante questo cercava attraverso la sua macchina fotografica, di trovare la prova dell’esistenza di quelle strane sfumature, che attiravano la sua curiosità innata.


A  scuola Anna andava piuttosto bene, non aveva molti amici, data la sua natura introversa, ma una amica l’aveva a cui era veramente molto legata: Desirèe o come lei si faceva chiamare Desy.

 Desy era una ragazza molto razionale, le cose che Anna le confidava di cogliere nell’ambiente le sembravano totalmente folli, ma le voleva molto bene e in fondo amava anche la sua parte un po’ matta del suo carattere. Altrimenti non sarebbe stata la Anna che lei adorava!

Le ragazze passavano molto tempo insieme e Anna spesso le raccontava una delle sue fantasie più folli. 

Entrambe non avevano ancora il ragazzo. Desy era una bella ragazza ma fisicamente ancora molto acerba, per questo motivo i ragazzi non erano ancora interessati a lei. Anna invece avevo un fisico più maturo e destava la curiosità dei maschi della sua classe, ma era molto introversa, oltretutto la sua mente era completamente presa dalla fantasia che raccontava alla sua amica Desy.


Anna era convinta di amare un ragazzo che però non faceva parte del loro mondo . In realtà non aveva idea però di quale altro mondo potesse fare parte l’ipotetico ragazzo, ma Anna aveva dentro se la certezza che questo ragazzo esisteva, che  tra loro c’era un legame d’amore molto profondo e forte. Più volte Desy l’aveva presa in giro per quella che lei considerava una fantasia infantile, forse il ricordo lontano di un bel sogno fatto. Anna si arrabbiava moltissimo quando Desy la prendeva in giro, ironizzando sulla sua presunta storia d’amore. Nonostante tutto lei continuava a crederci fosse anche una inutile fantasia!


Un pomeriggio Anna aveva trascinato la sua amica Desy in aperta campagna. Avevano raggiunto il posto con il motorino, perché Anna voleva fotografare in mezzo alla natura, dove sosteneva che c’erano i segni più visibili di quelle strane sfumature. Desy ridacchiava tra se’ e se’ di quelle sue strane idee, ma l’aveva accompagnata volentieri, perché in fondo stava bene con lei , il lato più pazzo di Anna andava a integrare la sua estrema razionalità, alla fine la loro amicizia giovava ad entrambe.


S’incamminarono in bosco che iniziava vicino a dove avevano posteggiato i motorini. Gli alberi erano molto fitti e creavano una penombra particolare, insieme alla forma dei loro rami spesso intrecciati in forme diverse, con varie angolature sembravano avere una loro personale espressione. Le curve dei loro rami  formavano delle figure che potevano essere sia umane che animali. Tutto ciò dava al bosco un aspetto magico.

Anna rapita da quella particolare atmosfera tiro’ fuori immediatamente la sua macchina fotografica .

Desy si sedette su una pietra piuttosto voluminosa posta ai piedi di un albero maestoso, la osservava divertita e incuriosita da tutto quel fervore. L’aria sembrava quasi rarefatta, dando all’ambiente intorno, una atmosfera surreale.

Desy  a un certo punto si sentii stanca, si mise seduta ai piedi del grande albero che la sovrastava. Si addormentò quasi subito di un sonno profondo. Anna nel contempo continuava a fotografare completamente ammaliata dall’atmosfera  di quel posto. 


La ragazza stava fotografando l’albero appoggiata al quale stava dormendo la sua amica Desy. Tra l’altro, la foto con lei che riposava ai piedi di quell’imponente albero, sarebbe venuta davvero bella e originale, anche se Desy si sarebbe arrabbiata per  essere stata ripresa in un momento così intimo.  L’albero aveva una caratteristica particolare. Alla sua base si allargava molto creando in piano uno spazio piuttosto grande,  che rientrava poi  verso il tronco, formando una specie di cavità, dove Desy si era appunto appoggiata.


Anna si mise nella posizione migliore per scattare quella fantastica foto. La ragazza era concentrata nella messa a fuoco di quel particolare, quando nell’obiettivo le sembrò di vedere qualcosa di strano. Anna si stropiccìo gli occhi pensando che forse aveva esagerato con tutte quelle foto, si  era sicuramente stancata la vista, che tra l’altro non era ottima, infatti era miope. Si ripromise di continuare solo ancora per mezz’ora, per poi piantare li.  La ragazza riprese  la posizione precedente, ricomincio a guardare  dentro  l’obiettivo della sua macchina fotografica. Anna  vide  nuovamente qualcosa di strano, come una percezione di qualcosa che si muoveva davanti a lei , in prossimità della base dell’albero . Doveva essere davvero stanca!


Stacco di nuovo gli occhi dalla macchina fotografica e subito si rimise a osservare meglio. In quel momento vide una vera e propria figura davanti a lei. Le sembianza erano di un ragazzo, ma non erano completamente definite  e nitide ma sfumate, come se fosse in quel bosco e contemporaneamente da un’altra parte. Il ragazzo la guardava sorridendo, attonita Anna fece cadere la macchina fotografica ai suoi piedi, vide davanti a se quel volto che aveva sempre conosciuto ed amato. ....

CONTINUA.......

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Racconto protetto da diritti di autore 

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