SILVIA BRESCIANI

Founder Executive

Esci dalla tua zona di comfort!!

2018-11-21 18:32:59

“Sono fatto così, non cambierò mai! Chi mi ama mi accetta così come sono. Ho dei limiti e oltre a quelli non vado”.Ti è mai capitato di rispondere in questo modo quando qualcuno ti chiede di cambiare qualcosa del tuo carattere o del tuo comportamento?Molti possono essere gli stimoli che generano stress, a partire da un cambiamento che avviene nella nostra vita e che può essere positivo o negativo, reale o percepito ma che, comunque, porta ad uscire da una situazione nota per affrontare una ignota di cui ancora non si delineano i tratti.

Uscire dalla zona di comfort genera sempre un certo grado di stress.

Prendiamo, per esempio, l’ingresso del bambino dalla scuola materna a quella elementare oppure, per gli adulti, il passaggio dall’università al mondo del lavoro, oppure, ancora, il pensionamento. Questi sono tutti cambiamenti che generano un certo livello di stress ma fanno, comunque, parte di un iter sociale prevedibile.

Prendiamo, invece, un licenziamento, un aborto, un divorzio, una malattia (propria o di un familiare). In queste situazioni, il livello di stress sarà ancora più elevato perché gli avvenimenti sopra elencati non sono stati previsti e hanno una carica negativa molto più alta, oltre che delle conseguenze più drammatiche.

Infatti, vincere o perdere una partita non pregiudica granché. Il divorzio, invece, causa un fortissimo cambiamento degli assetti familiari. Eppure la maggior parte di noi ha difficoltà a cambiare anche quando si tratta di situazioni meno impattanti nella nostra vita come gli esempi citati all’inizio.

Il cambiamento ci fa paura perché ci obbliga ad uscire da quella zona cosiddetta di comfort che ci dà sicurezza e tranquillità. La zona di comfort è come se fosse il nostro rifugio mentale, una tana sicura ricca di abitudini che scandiscono la nostra routine quotidiana e che rendono il nostro agire nel mondo prevedibile.

L’uomo è una creatura abitudinaria ed è anche importante che lo sia perché l’abitudine per l’uomo è una fonte di sicurezza e di efficienza in quanto, se si muove in un territorio conosciuto, ha sicuramente più dimestichezza e serenità. È, però, anche importante che l’uomo sia in grado di uscire dall’abitudine per poter vedere il mondo da più punti di vista.

Sei uno di quelli che per andare al lavoro fa la stessa strada quando ci sarebbero più opzioni di uguale durata?

Sei uno di quelli che nel parcheggio aziendale, parcheggi la macchina nello stesso posto tutti i giorni?

Sei uno di quelli che al ristorante prendi sempre le stesse cose?

Oppure durante un corso, ti siedi sempre nello stesso posto e, magari, ti scocci quando qualcuno si è seduto al posto tuo come se lì ci fosse scritto il tuo nome?

Ti svelo una cosa: l’abitudine è necessaria ma ogni tanto uccide. Uccide la nostra flessibilità e la nostra capacità di adattarci al cambiamento. È per questo motivo che quando succedono eventi che cambiano la nostra vita e la nostra quotidianità siamo spiazzati e facciamo molta fatica ad accettare che qualcosa è cambiato. Poniamo forte resistenza al cambiamento perché non abbiamo la flessibilità mentale tale per poter uscire dai confini della nostra zona di comfort. Eppure basta poco per aiutarci in questo senso.

Mettiti alla prova! Fai una piccola cosa diversa ogni settimana. Fai una strada diversa rispetto a quella che fai sempre. Al ristorante prova qualcosa che ancora non hai provato. Ogni tanto sorprendi te stesso sperimentando qualcosa di nuovo.

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce…

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

(Pablo Neruda)

http://laurapirotta.com/esci-dalla-tua-zona-di-comfort/