Silvana Ottolini

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MILANO DI IERI

2019-06-18 11:40:39

Intermezzo con le macchiette

L'È TANTA CIARA, era il soprannome col quale veniva chiamato fra i rivenditori di giornali, un poveraccio che costretto ad alzare spesso il gomito e fare frequenti soste all'osteria, per rafforzare la voce, era sempre seguito da gruppi di monelli festanti che le urlavano: "gaina". Era ancora il tempo delle macchiette, che davano anche una nota di colore nella Milano che fù. Per il nostro personaggio la vendita di un giornale, il Pungolo, equivale a un cicchetto, la vendita del giornale, il Secolo un altro cicchetto, la Perseveranza, giornale di parte che interessava a pochi, la vendita non era di tutti i giorni, il nostro amico la festeggiava con due cicchetti. Da questo si capisce come L'è tanta ciara, fosse nel gergo di quel tempo il nome dato dai milanesi all'acquavite, la quale di nomi ne ha cambiati tanti nel tempo.

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