Silvana Ottolini

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LA POVERA ROSETTA

2019-08-30 10:07:34

IL tredici di Agosto

in una notte oscura
commisero un delitto
gli agenti di Questura.
Hanno ammazzato un angelo
di nome era Rosetta.
Era di piazza Vetra
battea la colonnetta.
Chi ha ucciso la Rosetta
non è della LIGERA, 
forse viene da Napoli,
è della mano nera,
Rosetta, mia Rosetta,
dal mondo sei sparita,
lasciando in grande lutto
tutta la malavita.
La malavita tutta
era vestita in nero
per compagnar Rosetta,
Rosetta al Cimitero.
Le sue compagne tutte
eran vestite in bianco
per compagnar Rosetta,
Rosetta al Camposanto.
Si sente pianger forte
in questa brutta sera
piange la piazza Vetra
e piange la LIGERA.
Oh guardia calabrese
per te sarà finita
perchè te la giurata
tutta la malavita. 
Dormi Rosetta, dormi
giù nella fredda terra,
a chi t'ha pugnalato
noi gli farèmm la guerra.
È tra le più note canzoni della "mala" milanese. È caratteristica per il tipo di onore della malavita. Si riferisce a un fatto di cronaca, accaduto nei primi anni del secolo scorso, in cui un agente calabrese uccise una prostituta di cui era l'amante. "La povera Rosetta", era cantata dai cantastorie e un po' ovunque nelle osterie e nelle bettole frequentate dalla Ligera. Le varianti sono molte ma di poco conto. I funerali della Rosetta richiamarono alla "Vetra" tutta la "mala" di Milano. Il carro funebre venne letteralmente coperto di fiori e a stento riuscì a procedere tra la folla che gremiva la Porta Ticinese.

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