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LA FERA DEL SINIGAGLIA
Intere cantine e solai venivano svuotate da roba vecchia, e riversate sulle bancarelle, trovare l'oggetto da veri intenditori non era impossibile.
Intere cantine e solai venivano svuotate da roba vecchia, e riversate sulle bancarelle, trovare l'oggetto da veri intenditori non era impossibile. La Fiera era la più caratteristica fra tutti i tradizionali mercati milanesi dove si poteva trovare di tutto persino un oggetto d'arte o una cosa bella, ma principalmente tutte quelle cose che avevano l'aria di non servire a nulla. Questa era la gloriosa Fiera di Sinigaglia che nel 1991 dopo più di un secolo ha dovuto abbandonare la sede storica di via Calatafini per essere trasferita alla Darsena. LA FERA DEL SINIGAGLIA non era solo una fiera di cose vecchie e cianfrusaglie ma un campionario della nostra gente he la frequentavano, il pensionato, la signora, l'intellettuale, l'operaio. Perché così si chiamasse e subito spiegato. Senigallia città delle Marche fu famosa per le sue fiere. Quando sui bastioni di uno dei quartieri più popolari di Milano si iniziò il mercato di ogni osa usata quasi per scherno fu dato a quel mercato il nome pomposo della città adriatica. Attualmente con le ristrutturazioni effettuate non esistono più solai. La gente è cosciente di quello che ha e non vende affatto o vende a caro prezzo timorosa di essere imbogliata. Biciclette sgangherate o peggio, pentole fuori uso, abiti e scarpe smessi, hanno preso il posto delle vecchie bambole e altri oggetti interessanti. Da collezionista debbo riconoscere che oggi manca l'interesse per la scoperta, LA FERA DEL SINIGAGLIA ha perso sapore e varietà e estro, non è più quel polo di attrazione così straordinario che scaturita dalla magia di quelle vecchie cantine impolverate.
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