Silvana Ottolini
Founder Starter
GLI ASPARAGI
Un tempo bisognava proprio andare ad Affori
per gustare gli asparagi, non c'era da far confronti con quelli che si mangiavano altrove. Ve ne erano tante una volta di osterie suburbane che i buongustai non avevano altro che l'imbarazzo della scelta. La Domenica quando faceva bello i milanesi andavano però ad Affori a mangiare gli asparagi, una cascina trasformata in osteria, un'aia innalzata al gioco delle bocce, un oste e un'ostessa molto compiacenti, del vino buono e dei prezzi più che onesti cosa si voleva di più. Gli uomini col tovagliolo al collo, le signore con i fiori sui capelli si servivano tutti insieme in grandi tavolate incoraggiandosi a vicenda. Il momento era solenne. Per un po' era silenzio, poi uno tra i componenti della compagnia faceva un segno di approvazione al quali rispondevano altri segni taciti di approvazione a bocca piena. Gli asparagi erano dolci e freschissimi, la loro cottura perfetta, il burro squisito, il formaggio fragrante e le uova erano degne della mensa di un re. Quando finalmente il primo che poteva parlare esprimeva il suo favorevole giudizio tutti assentivano rumorosamentei a bocca piena il loro giudizio e il loro pieno consenso. Tempo che fu.