Silvana Gaggiotti

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LE CROCETTE CALABRESI

2018-12-23 22:32:17

Le crocette calabresi ono un’antichissima ricetta che si tramanda in famiglia. Si chiamano crocette per il modo in cui sono lavorate, incrociate come fosse una piccola croce. La tradizione narra che Maria, Giuseppe e il piccolo Gesù ancora in fasce mentre erano in fuga dall’Egitto a causa delle dure leggi del re Erode, che aveva ordinato una strage di bambini, per trovare riparo per la notte si rifugiarono sotto un fico. Appena l’albero accolse sotto le sue foglie la sacra famiglia, allungò i rami e allargò le sue foglie per proteggerla e come per miracolo la rese invisibile agli occhi del malvagio re e dei suoi soldati. Alle prime luci del giorno, la Madonna uscì dal nascondiglio e rivolgendosi all’albero di fico, per ringraziarlo, disse: «Che tu sia benedetto, o fico. Per due volte all’anno darai i frutti più dolci della terra». È così che i calabresi, in ricordo di questa leggenda, fanno seccare i fichi al sole e li consumano a Natale sotto forma di crocette, per celebrare la nascita di Gesù.

RICETTA

Ingredienti per 12 crocette

1 kg di fichi (circa 48)
12 noci (70 gr) o (48 mandorle 65gr)
15 gr di zucchero
3 gr cannella in polvere
Liquore all’anice 20 ml


Procedimento

Lavare i fichi e farli asciugare, aprirli in 2 lasciandoli uniti per il picciolo, disporne due a croce, mettere un ¼ di noce su ogni metà.
Metterne uno al contrario in modo da coprire la noce all’interno
e un secondo a formare una croce.
Quando sono pronti lavarli velocemente sotto l’acqua del rubinetto e metterli a sgrondare su una gratella.
Disporli sulla teglia, ancora, umida e cuocerli in forno caldo 220° gradi per 15 minuti finché non sono dorati.

Si possono conservare anche per un anno in vasi di vetro o vaschette di alluminio, a piacere si possono aggiungere bucce di agrumi sbucciate sottili.