Silena Mariagrazia Parisi

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Foschia

2019-09-20 19:21:24

Capitolo IV

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Era una grande armatura argentata, liscia sulle spallacce, sul petto, sui cosciali e gli schinieri, terminante con dei piccoli aculei sulle cubitere e sulle ginocchiere, con un leone rampante e un giglio bianco incisi sulla manopola destra e l'elmo pentolare cinto da una corona e dal quale si innalzavano due aste piumate semicurve con in cima due teste di leoni ruggenti.

Chiamò uno scudiero e si fece aiutare a indossarla, indi prese un corpetto rosa ricoperto di gigli bianchi e lo mise, prese lo scudo azzurro sul quale era disegnato lo stesso stemma che era sulla manopola e ove campeggiava il motto latino "Gravis dum Suavis", afferrò la spada e la lancia e si avviò verso le scuderie.

Attraversò celermente il cortile e il giardino mentre, ai suoi lati,  schiere di guerrieri chinavano il capo e il ginocchio al suo passaggio salutandola regina, montò uno splendido cavallo baio e alla testa dei suoi uomini si mosse.

Poco lontano il principe von Blucher e gli altri cavalieri l'attendevano e appena ella arrivò squillarono le trombe, rullarono i tamburi, sventolarono le bandiere e i guerrieri batterono le loro spade sugli scudi, acclamandola a gran voce, mentre i capitani sollevavano le loro armi al cielo.

Lady Syleen abbassò la lancia e vi annodò un drappo bianco e oro, colori del casato del conte d'Assia, per far intendere a tutti che combatteva in suo nome, atto che imbaldanzì ancor di più i forti cuori degli ardimentosi guerrieri.

Il principe predispose che una trentina di uomini, al comando del più coraggioso e fidato tra i suoi capitani, avrebbero badato alle catapulte e alle balestre piazzandole poco distante dalla città, a sud, mentre il grosso dell'esercito, che poteva ora contare su di un totale di 300 uomini circa, di cui più di 200 a cavallo, e il resto diviso tra arcieri, picchieri e alabardieri, si sarebbe disposto a nord, est e ovest per attaccare da tre punti differenti e originare un maggior scompiglio fra i pochi difensori rimasti.

Continua...