Silena Mariagrazia Parisi

Founder Starter

Foschia

2019-09-17 22:03:35

Capitolo IV

Continua...

Si immerse nella vasca socchiudendo le palpebre e permettendo a quel leggero torpore che, gradevolmente, coglie i nostri sensi allorquando ci bagnamo nell'acqua calda, di sopraffarla.

Dopo alcuni minuti si scosse, destata dall'insolente battere di una tenue acquerugiola sui vetri del balcone.

I bellissimi occhi verdi, splendendo in tutto il loro fulgore, si voltarono a fissare il pupazzo di peluche: "Caro vecchio Stefano - pensò - chissà dov'è in questo momento." Stette ancora un po' indolentemente riluttante ad uscire dalla vasca, quindi si decise e, mentre si asciugava, si chiese come mai quando nel bosco ricordava il passato, egli le era apparso solo un attimo, certo non alla stessa stregua degli altri, ma anch'egli solo per un attimo e adesso invece indugiava a ricordarlo rendendosi conto che, ora come all'epoca, non riusciva a capire cosa provava per lui effettivamente.

Infilò una lunga camicia e la calzamaglia e si accostò all'armatura. Il pensiero di Stefano sfuggì dalla sua mente rapidamente così come le era venuto.

Accarezzò l'armatura e il contatto con quella fredda lucentezza le provocò un lieve brivido che, frettolosamente, come per volersi scusare di esser passato proprio di lì, le percorse la schiena. Era quasi come se avesse avuto paura di indossarla, le sembrava di rivedersi come era stata fino a quella notte, ma poi rifletté che l'armatura era caduta soltanto quando ella aveva realmente voluto che cadesse. Soltanto con la sua forza di volontà, quella di cui proprio Stefano le parlava sempre tanto, era riuscita a liberarsene e adesso era conscia di poterla riprendere quando voleva, senza alcun problema.

2