Silena Mariagrazia Parisi

Founder Starter

Foschia

2019-09-16 22:29:26

Capitolo IV

Continua...

Ciò detto, il principe si avviò di buon passo verso le cantine per scegliere personalmente il rinfrescante nettare, seguito da tutti, come un'allegra comitiva di vecchi amici che si ritrova per onorare nel migliore dei modi il dio Bacco e cioè bevendo alla sua salute.

Lady Syleen nel frattempo era giunta e, immediatamente avvertita dello scontro imminente, si era diretta nelle sue stanze per prepararsi.

Ogni oggetto che si trovava in esse, dal più piccolo al più grande, era stato scelto dal suo delicato gusto, preferito dalla sue raffinate esigenze. Tendine di seta orlate di pizzi trasparenti, candelabri di fine cristallo sfaccettato di Boemia, preziosi vasi di porcellana di Limoges, specchi del '700, alcuni montati su tavoli da parete, altri da mano montati su squisiti supporti arricchiti dall'incastonatura di gemme, sedie ad assicelle parallele curvate e controcurvate, poltrone imbottite con tappezzeria di seta ricamata 'à la reine' di stile Luigi XVI.

Accanto al balcone luccicava, per i riflessi dei raggi solari sugli intersi in oro zecchino e madreperla, un pianoforte a coda, che ella soleva suonare alla sera e le cui malinconiche note avvolgevano l'intero palazzo profondendo un'intensa e sincera commozione in chi si soffermava ad ascoltarle.

In un angolo, su un divano azzurro cielo dai ricami e le rifiniture in argento, vi era un orsacchiotto di peluche dal pelo consunto una volta bianco e immacolato come la neve, regalo di un amico perduto che era partito molti anni addietro per un viaggio senza meta e senza tempo e del quale non aveva più avuto alcuna notizia. Si liberò dei vestiti e per alcuni istanti rimase a guardarsi nello specchio, riflessa nella sua bianca nudità. Vedersi così era quasi un ritorno all'adolescenza, un ritorno a quando le piaceva trattenersi a lungo davanti agli specchi della casa paterna compiacendosi nel veder crescere e formarsi il proprio, giovane, corpo. Un leggero e malizioso sorriso le illuminò il volto, prese una spazzola e a lungo si pettinò i capelli, quindi li raccolse con un nastro dorato e si fece portare dell'acqua per fare un bagno.

Continua...

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