Silena Mariagrazia Parisi

Founder Starter

Foschia

2019-08-29 17:34:08

Capitolo III

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Certo Maurizio sarebbe stato veramente felice soltanto se ella fosse stata innamorata almeno tanto quanto egli l'amava, ma, purtroppo, ella non era più sicura di niente, né dei suoi sentimenti né delle sue aspirazioni. Solo di una cosa era ben consapevole: che era stata felice e che adesso non lo era più da troppo tempo e solamente perché, più o meno coscientemente, non aveva voluto.

Era arrivata a crearsi dei confini e dei preconcetti, come se un sentimento, cioè un qualcosa che vive, si culla e si nutre unicamente nell'irrazionale allo stato puro, dovesse rispondere a precisi e determinati canoni di riconoscimento.

Ma che donna era dunque, capace solo di far soffrire chi veramente l'amava e di rimpiangere ancora chi, in realtà, non la meritava affatto.

Quanta glaciale insensibilità l'adornava come un vestito interamente intessuto in lamine d'oro e gioielli.

Soltanto adesso che Maurizio era morto sembrava accorgersi dell'importanza che rivestiva per lei. Era tutto quasi come tanti anni addietro, quando possedeva un sì prezioso bene, ma non gli aveva dato la giusta importanza e quando l'ebbe perso definitivamente, a lungo e amaramente lo rimpianse.

Era come se prima qualcosa di orribilmente buio e fosco le avesse impedito di rendersene conto.

Continua...

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