Silena Mariagrazia Parisi

Founder Starter

Foschia

2019-08-24 20:32:07

Capitolo III

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Giunse in un piccolo pianoro dal quale si dipanava più di una inesplorata pista. La frescura notturna si era attenuata e l'aria era divenuta più calda nonostante il terreno fosse in, pur leggera, salita.

Lady Syleen si sedette sotto un alto e diritto larice di colore rosso-bruno. Rimase così alcuni istanti, lo sguardo perso nel vuoto, cercando di rincorrere le miriadi di pensieri e di immagini che le turbinavano vorticosamente nella mente. Piegò poi il capo all'indietro e tentò di scorgere fin dove arrivava la cima dell'albero, perduta in una distesa di cielo rilucente, pensò quindi alla caratteristica del larice di sopportare nevicate, gelate e bufere e poter crescere e invigorirsi a dispetto delle temperature più elevate, abbisognando solo di un clima secco e di una buona illuminazione.

"Io e quest'albero siamo simili" - rifletté, e pensò di essere in grado di reggere qualsiasi cosa le accadesse e continuare a vivere e agire senza che alcun segno d'inquietudine, afflizione o angoscia trasparisse o potesse esser notato da altri. Eppure forse non era così dura come credeva, forse era solo una specie di armatura che aveva indossato per proteggersi da tutto ciò che presumeva potesse farle rivivere quello che aveva sofferto, un bozzolo nel quale si era avvolta, una splendida torre d'avorio nella quale si era rinchiusa.

Ella dentro di sé sentiva il fuoco della vita bruciarle il cuore e il ventre, ma non lo liberava mai, lo tratteneva costretto in lei, ed erano i suoi ricordi, un'immensità di ricordi, i veri freni inibitori della sua esistenza. Le pareva di non provare più alcuna vera contentezza, come se, avendo già raggiunto, un tempo, l'apice della gioia, non volesse più nulla, perché nulla avrebbe potuto essere all'altezza di quei bei giorni.

E rammentò i begli anni giovanili, passati in un soffio, ancora così vicini eppure già così lontani. Anni passati tra folli corse in motocicletta e lunghe passeggiate a cavallo per i prati, grandi ansie e veniali divertimenti, passti con qualche amico vero e molti amici falsi, tra allegre e frastornanti feste e dolci ed idilliaci incontri.

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