Silena Mariagrazia Parisi

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Foschia

2019-08-23 20:17:12

Capitolo III

Continua...

Venne quindi fatto un gran falò, visibile per miglia e miglia e i tamburi batterono per tutta la notte ritmando la danza dei guerrieri.

In città il chiarore lontano e il continuo scandito rullare crearono uno stato di malcelato terrore nella popolazione che non riusciva a comprendere cosa stava accadendo e soprattutto non poteva prevederne le esatte conseguenze. Inutilmente vennero inviate squadre di poliziotti e robot. Nessuno tornò.

Lady Syleen non partecipò alla festa, subito dopo il giuramento si incamminò lentamente per uno dei sentieri del bosco. Solo il principe Tristan se ne avvide e la seguì con gli occhi fin quando non scomparve nel folto della vegetazione. Avrebbe voluto accompagnarla, sincerarsi del suo stato d'animo, esserle vicino in un momento così infelice per lei, ma non si mosse, per nessun motivo al mondo avrebbe turbato quella che era l'abbagliante intimità dei suoi pensieri, né quella sera né mai.

"Ah, è il mio tormento e la mia estasi" mormorò. Batté un'amichevole pacca sulla spalla del duca di Baviera e si fece versare della birra in un bicchiere che bevve tutto d'un fiato, scaraventandolo poi tra le fiamme luccicanti.

Ella nel frattempo si era tanto allontanata dallo spiazzo da udire appena l'allegro baccano, ma che in ogni caso, avvertiva come molto distante da sé. Si levò i calzari e continuò per il viottolo a piedi nudi, provando una piacevole sensazione al contatto della sua pelle con l'erba e il fogliame che, lievemente, la solleticavano ad ogni suo passo. Ogni tanto si fermava, si accostava a qualche albero e ne sfiorava la corteccia, coglieva qualche profumato fiore dai pallidi colori e ne gustava la tenera essenza accarezzandosi il viso con i delicati petali.

Continua...

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