Silena Mariagrazia Parisi

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Foschia

2019-08-06 16:53:09

Capitolo II

Capitolo II         Continua...

Seduto su una bergère, con la caratteristica decorazione a conchiglia dello stile Luigi XV, stava un uomo avvolto in un lungo mantello nero sotto il quale spuntava una pallasca russa, la celebre lama dei corazzieri della guardia di Alessandro I, con sull'elsa, minuziosamente lavorata, l'aquila a due teste emblema dei Romanov. Una fronte liscia e scevra da rughe, le mani affusolate e gentili, il naso diritto e i caratteri del volto poco pronunciati, ne rivelavano le nobili origini. Un fisico snello, asciutto, quasi efebico, la pelle bianchissima davano maggior risalto agli occhi castano-scuri che con un semplice sguardo erano capaci di far ammutolire il più valente dei presenti. I capelli corti, ben curati erano cinti da una sottile striscia di seta giallo-oro con ricamati i simboli attestanti il suo rango. Alla sua destra era un giovane bruno e di bell'aspetto, riccamente vestito con ai polsi due bracciali d'argento e un orecchino di foggia orientale che gli pendeva dal lobo dell'orecchio, alla sua sinistra un uomo alto, dai lunghi baffi neri e lunghi capelli, vestiva una camicia bianca molto larga, pantaloni di pelle e stivaloni che arrivavano fin sopra il ginocchio, portava due misericordie nella cintola, un guanto da briglia o bridle gauntleet che partiva dall'avambraccio con un lungo manichino di ferro al braccio sinistro e una daga svizzera pendente al fianco. Un quarto uomo dai bellissimi occhi azzurri e i capelli biondi, in tutto lo splendore della sua ulanka, la tipica tunica della cavalleria ulana, stava sorseggiando l'ottimo vino e seppure apparentemente distratto da quel delicato e raffinato gusto, ascoltava con non meno attenzione degli altri colui che, liberatosi del proprio mantello bianco, in quel momento stava parlando riabbottonandosi la nivea divisa da ufficiale della guardia imperiale:

"Mon prince, non credo che possiamo continuare su questa via. Temo che dovremmo ricorrere a una nuova strategia per combattere i robot della Polizia. Finora abbiamo avuto facilmente ragione delle guardie anche perché inesperte nell'uso delle loro stesse armi. Ma adesso i robot sono in grado di individuare il bersaglio e colpirlo in frazioni di secondi..."

Continua...