Sergio Del Barba

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Stop alla plastica dal 2021: Il Parlamento Europeo vara misure in favore di un Mondo più Sostenibile

2020-02-04 16:11:20

La plastica compone la maggior parte degli oggetti che quotidianamente ognuno di noi utilizza.Il problema grave è che proprio questo materiale, ricco di sintetici, è quello che si degrada più difficilmente di tutti gli altri e che finisce in mari e oceani causando il più grave inquinamento terrestre

Il cambiamento del 2020

La Legge di Bilancio ha introdotto per l’anno alle porte una nuova tassa: la “plastic tax” che dovrebbe entrare in vigore a partire da luglio del 2020. Ma come funziona questa tassa? Cosa prevede e soprattutto, chi colpirà?
Questa nuova tassa vede come soggetto principale la plastica, più in particolare i manufatti con singolo impiego (MACSI) e quindi prevede delle imposte su prodotti come bottiglie, buste e vaschette in polietilene. Nella tassa sono compresi inoltre i tappi delle bottiglie, le etichette e i materiali plastici utilizzati per imballaggi e protezioni.
Rimarranno invece esclusi i prodotti compostabili o riciclati con un percentuale inferiore al 40% di plastica, i contenitori medici e i dispositivi sanitari.

La tassa, inizialmente proposta per 1€ al chilogrammo di plastica è stata quasi immediatamente ridotta arrivando a 45 centesimi per chilogrammo. Questa spesa verrà applicata a chi acquista, produce o importa i prodotti MACSI, compreso anche il tetrapack, inizialmente escluso dalla nuova tassazione. Se questo pagamento non verrà eseguito o sarà effettuato in ritardo verranno applicate delle sanzioni pecuniarie.

L’obiettivo principale di questa nuova tassa è quello di sviluppare un’economia circolare, ridurre la quantità di rifiuti e l’inquinamento, tutelando l’ambiente e salvaguardando le spiagge e i mari.

Il problema della plastica

Il fenomeno della plastica da anni si sta aggravando sempre più: dal 1950, anno in cui si producevano solo 2 milioni di tonnellate di plastica in tutto il mondo, si è arrivati al 2015 con una produzione quasi 200 volte maggiore, con ben 381 milioni di tonnellate. Il problema principale di questo materiale simbolo dell’industria è la sua lunga conservazione perché esso è costituito principalmente da materiali sintetici che si degradano completamente solo dopo centinaia di anni. In questi ultimi anni solamente il 20% della plastica prodotta è stata riciclato o incenerito. Tutto il restante che si è accumulato è disperso tra terra e acqua di tutto il mondo, causando l’80% dell’inquinamento marino.

Un gadget per l’ambiente

Anche nel proprio piccolo è possibile fare molto per sostenere l’ambiente e vivere in ottica green. L’oggetto più utilizzato al mondo e quello più presente negli oceani è la bottiglietta di acqua in plastica monouso. Quotidianamente ognuno di noi consuma circa 1-2 litri di acqua e per questo la bottiglia diventa un elemento indispensabile per la vita di tutti i giorni. La soluzione perfetta per avere sempre con sé delle riserve di acqua è una pratica borraccia in acciaio, magari anche termica per mantenere la bevanda calda o fredda. Inoltre è possibile scegliere tra diverse misure e colori per rispondere alle esigenze di ognuno. Ecco che questo gadget diventa il regalo perfetto per dimostrare il proprio impegno nei confronti dell’ambiente!