Il Viaggio verso la Ricongiunzione
La trasformazione di un matrimonio
Ecco la storia di una donna che in anonimo chiameremo Maria...
Il mio matrimonio era nel caos e passavamo sempre più tempo nel caos perché litigavamo spesso.
Ogni conversazione poteva trasformarsi in un conflitto
Ogni giorno mi sentivo sempre più ferita e delusa
Indagando i miei pensieri è emerso: “ Ho bisogno dell’amore di mio marito”
Come reagisco a questo pensiero ?
Mi sento vuota e sopraffatta dall’ansia
Se lo chiamo e non mi risponde, penso: “ è insensibile, dovrebbe sapere quando chiamare, non gli importa di me, non chiama mai quando ne ho bisogno”
dopo un po' lo richiamo, e se non risponde il mio pensiero è: “cosa sta facendo, con chi è?”
Quando poi mi richiama, lo tratto male attaccandolo e sottoponendolo a interrogatorio.
Vorrei che mi dicesse “ti amo” e non lo dice e io non glielo dico
E allora dico che sono stanca del suo comportamento e di lui e che le cose non possono continuare così
Successivamente mi sento triste e arrabbiata sia con lui che con me.
Vado a letto ma non riesco a dormire, nella mia mente torno a tutto quello che mi ha detto e lo confronto con altre cose che so, cercando le incongruenze.
Al mattino ricomincio l’interrogatorio e gli ricordo i tempi passati e tutte le volte che mi ha ferito.
Mi vengono in mente tutte le volte in cui smettevo d parlargli e d dormire con lui e uscivo quando rincasava.
Mi vengono in mente tutte le volte che per ripicca non facevo più l’amore con lui e che facevo i capricci cercando ogni modo possibile per ferirlo.
Tutto era disperatamente triste e solitario.
“ Finirò sola come mia madre” “Non avrei dovuto sposarlo” “avrei potuto scegliere l’altro tipo che mi voleva e faceva tutto per me”.
Mi stavo rendendo conto di quanto criticassi mio marito per ogni minima cosa e lo manipolassi.
Questo funzionava quando ero bambina e la gente era disponibile con me, quindi provai a replicare lo stesso schema con mio marito.
Ero sfinita nel continuare a pretendere di voler aver ragione e tuttavia non riuscivo a placare i miei pensieri ossessivi e ad alimentare i litigi.
Ho scoperto che mi stavo torturando da sola, con pensieri:
“Mi lascerà”, “sono una sciocca a tollerare queste cose”, “mi sta mentendo”, “ Non mi ascolta”, “ non mi capisce” ecc.
Questi pensieri erano diventati delle certezze…e lo trattavo come se fosse la verità
E lui era ancora lì! Al mio fianco
Da quel momento cominciai a guardare i miei pensieri e non i suoi
i miei comportamenti e non i suoi