La PASSIONE come concetto

L'obiettivo della psicologia è stato quello di trovare una sintesi delle due forze, qualcosa che "capovolgesse" la vecchia comprensione della tensione tra ragione e sentimento: non per eliminare l'emozione e mettere la ragione al suo posto, ma per trovare invece l'equilibrio intelligente dei due.

Antonio Damasio, neurologo, ha studiato ciò che succede quando un evento rompe i legami tra i centri inferiori del cervello emotivo e le capacità di pensiero della neocorteccia. Egli scoprì che mentre "le emozioni e i sentimenti possono causare il caos nei processi di ragionamento, l'assenza di emozioni e sentimenti non è meno dannosa. e Questo lo portò ad assumere una posizione controintuitiva per cui i sentimenti sono tipicamente indispensabili per decisioni razionali.

Le passioni dunque hanno voce in capitolo su come il resto del cervello e la cognizione si occupano dei loro affari. La loro influenza è immensa e forniscono un quadro di riferimento.

La passione è un sentimento impetuoso, basato sui piaceri procurati dai sensi umani e che può impedire il controllo della ragione. 

La causa che scatena la passione è una forte attrazione che la persona prova verso un soggetto esterno. Caratterizzata da una forza che investe in modo violento e indiscriminato, la passione è interpretata spesso erroneamente come amore violento e sensuale.

Diderot descrive le passioni così:

"inclinazioni, desideri e avversioni portate a un certo grado di intensità, combinate con una sensazione indistinta di piacere o dolore, causate o accompagnate da un movimento irregolare del sangue e degli spiriti animali, sono ciò che chiamiamo passioni. Possono essere così forti da inibire qualsiasi pratica della libertà personale, uno stato in cui l'anima è in un certo senso resa passiva, da cui il nome di passioni. Questa inclinazione o cosiddetta disposizione dell'anima, nasce dall'opinione che noi sosteniamo che un grande bene o un grande male è contenuto in un oggetto che in se stesso suscita passione"