Scrivere che passione

Founder Junior

Vita da freelance: i pro e i contro

2018-11-18 15:21:16

C’è chi ritiene che lavorare da casa svolgendo un’attività da freelance sia il massimo della vita. Bè, io che lo faccio da anni ormai posso affermare che, se da una parte essere freelance ha degli indubbi vantaggi, dall’altra ci sono dei “contro” con i quali bisogna imparare a fare i conti. Voglio affrontare qui su Cam.tv quest’argomento, perché sicuramente tra voi c’è qualcuno che è molto attratto dalla professione del freelance e vorrebbe diventarlo in futuro.

Sarah Max, affermata giornalista economica statunitense, tempo fa ha dichiarato: “Se date un’occhiata al modello di business dei freelance di successo vi accorgerete che sembrano avere i vantaggi di entrambi i mondi: autonomia, flessibilità e uno stipendio fisso. Il segreto? Trattano la loro carriera come un’impresa, anche quando il loro quartier generale è il tavolo della loro cucina”.

Un freelance non può pensare di lavorare da casa senza organizzare e pianificare ogni giorno le attività da svolgere, poiché il rischio di restare in pigiama a far nulla rimandando appuntamenti e impegni potrebbe essere assai concreto. Io ho imparato ad appuntare tutto ciò che va fatto giorno per giorno, e a “spuntare” le cose fatte prima di andare a dormire. Da quando ho un bimbo mi capita spesso di rimandare qualcosa al giorno dopo, ma è sempre meglio non procrastinare (soprattutto quando si hanno commissioni in scadenza). Per sopravvivere facendo il freelance bisogna imparare ad organizzarsi, o almeno provateci (è comunque sempre utile nella vita).

Un freelance che pensa a questa come la professione del futuro deve perfezionare la propria “presentazione” (o come dicono gli americani il proprio “elevator pitch”) e costruire giorno dopo giorno la propria reputazione. Per diventare credibili bisogna essere più dettagliati e specifici possibili. Per fare un esempio: è utile presentarsi ad un potenziale cliente specificando i settori di propria competenza, e non affermando genericamente di “sapere fare qualcosa”. La differenza è sostanziale, credetemi.

Essere freelance (soprattutto all’inizio) può diventare una “prigione dorata”: si lavora da casa, comodamente e quando lo si desidera, ma se non si sta attenti si corre l’ulteriore rischio di isolarsi e non avere rapporti sociali. Sforzatevi allora di uscire, fissare appuntamenti fuori, dedicarvi a qualcosa che vi piace o allo sport. Sicuramente tornerete a casa più energici e motivati.

Siate bravi a realizzare strategie di tariffe chiare e trasparenti (di solito a commissione oppure ad ora). All’inizio commettevo un errore assai comune tra i freelance alle prime armi (ero confusa e poco chiara sulle tariffe ), ora invece ho ben chiaro quanto vale il mio lavoro e quanto costano i miei “servizi”.

Architetti, giornalisti, tecnici, geometri, ingegneri, copywriter, sceneggiatori: l’elenco delle professioni che possono svolgersi da casa è destinato ad aumentare. Ma serve una disciplina comune ed una maggiore consapevolezza, perché essere freelance richiede organizzazione, flessibilità e spirito di adattamento.

Per intenderci, io ho affinato nel tempo la mia capacità di scrivere mentre succede di tutto intorno a me. Un po’ di sano egoismo non guasta mai, neppure ad un aspirante freelance. Buon lavoro a tutti!