Scrivere che passione

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Giulia Caminito: forse una miniserie ispirata al suo ultimo libro

2021-12-27 15:09:36

La vincitrice del Premio Campiello 2021 dagli esordi ad oggi. Scrivere per lei è una passione, non una missione. 

Nata nel 1988 a Roma, la scrittrice Giulia Caminito ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza sul lago di Bracciano. Il padre è originario della capitale dell’Eritrea, Asmara. I suoi nonni, invece, hanno vissuto nella città portuale eritrea di Assab. L’influenza di una cultura diversa si avverte nelle sue opere, tanto è vero che lei stessa afferma di averne tratto ispirazione per scrivere un libro in particolare.


Dopo aver conseguito la laurea in Filosofia politica, Giulia ha cominciato ad occuparsi della sua passione più forte, la scrittura. Inoltre è da sempre una grande appassionata di letteratura, essendo cresciuta tra i libri con mamma e papà bibliotecari.


Non si conosce molto della vita privata di questa talentuosa autrice: forse a causa del carattere schivo e riservato non ha voluto rendere pubblici i dettagli riguardanti la sua vita personale. Attualmente l’autrice vive da sola, sta portando avanti progetti nelle scuole riguardanti alcune figure femminili poco note, vissute a cavallo tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900.


Inoltre fa parte di un collettivo di donne, le Clementine, che si occupa dell’organizzazione di corsi di editoria e formazione in questo settore.


L’esordio letterario


A soli 28 anni la Caminito ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo dell’editoria, portando avanti in contemporanea la collaborazione giornalistica con l’Espresso.

Il primo romanzo, pubblicato nel 2016, si intitola “La grande A”, ed è interamente dedicato alla sua bisnonna, una persona assai particolare e nota nelle comunità italiane in Etiopia ed Eritrea.  

Per quest’opera, che è stata molto apprezzata sia dai lettori che dagli “addetti ai lavori”, Giulia ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Bagutta e il Premio Berto.


In seguito l’autrice romana ha scritto altri libri, come “La ballerina e il marinaio” e “Mitiche. Storie di donne della mitologia greca”, che rientrano nel genere della letteratura per l’infanzia.


Guardavamo gli altri ballare il tango”, “Un giorno verrà” sono i romanzi scritti prima di pubblicare l’ultima opera, quella che le ha procurato la maggiore popolarità. 

Con il romanzo “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani) Giulia Caminito ha vinto la 59esima edizione del prestigioso Premio Campiello 2021. Con la medesima opera è arrivata anche nella cinquina dei finalisti al Premio Strega 2021.



La trama del libro “L’acqua del lago non è mai dolce”


In fuga dalla vita caotica e senza affetti della Capitale, Antonia, donna coraggiosa con il marito disabile e quattro figli, si stabilisce sulle rive del lago di Bracciano. La donna vuole trasmettere a sua figlia Gaia l’importanza di non aspettarsi nulla dagli altri, a leggere, a non guardare la televisione, a non lamentarsi per un nonnulla. Ma questa ragazzina, di fronte ad un torto subito, manifesta una violenza che si consuma nella vendetta. E’ un libro ricco di colpi di scena, da gustare fino alla fine nella sua intensità ed amarezza.


In una recente intervista, Giulia Caminito ha parlato della sua passione per la scrittura. “Per me scrivere è più che altro una passione, non mi sento portatrice di messaggi superiori. Mi sento io con la mia persona, la mia voglia, le mie idee, la mia necessità di scrivere. Anche se il mio è un libro che può avere spunti di denuncia non voglio collegare la denuncia allo scopo generale del mio lavoro, perché per me la scrittura non è impegno politico”, ha detto.


Ancora non è certo, ma pare che si stia pensando alla realizzazione di una miniserie ispirata al libro di Giulia Caminito. Intanto l’autrice annuncia di avere un nuovo romanzo “nel cassetto” per il 2022 che sta per arrivare. 

Cristiana Lenoci per Culturabiografieonline.it


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