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Founder Junior

Curiosità Grammaticali: perché si dice così?

2019-03-11 15:54:12

A tutti noi che abbiamo a che fare quotidianamente con le parole scritte è senz’altro capitato di fermarci in preda a dubbi amletici circa il significato preciso di una parola o di un’espressione. Ho pensato allora di raccogliere alcuni modi di dire di uso quotidiano il cui significato però è bene conoscere, per evitare di utilizzarle in un testo in maniera poco corretta o appropriata.

“Darsi all’ippica”

questa espressione si usa spesso nella forma imperativa “Datti all’ippica”, come invito a cambiare professione, in quanto in quella che si sta svolgendo attualmente non si è ferrati.

“E’ sano come un pesce”: il significato di questo modo di dire abbastanza comune risale ad un tempo antico, in cui si riteneva che i pesci fossero animali che godessero per lo più di buona salute per tutto il ciclo della loro esistenza. Anticamente, infatti, accedeva raramente di rinvenire pesci morti sulle spiagge oppure malati (cosa che purtroppo accade oggi).

“Terzo Mondo”: quando si parla di “Terzo Mondo” ci si riferisce, nello specifico, alle economie di alcuni Paesi dell’Asia, dell’America Latina e dell’Africa, caratterizzate da povertà e notevole incremento demografico. Inoltre questi Paesi sono accomunati dalla caratteristica di essere stati colonizzati dai Paesi occidentali più ricchi e sviluppati.

“E’ una persona in gamba”: questa formula serve a definire in genere un individuo che gode di buona salute e che possiede qualità personali evidenti. Essere in gamba significa, nello specifico,reggersi in piedi autonomamente ed essere quindi in grado di affrontare qualsiasi difficoltà o problema.

“E’ un pinco pallino”: non è semplice rinvenire l’origine etimologica di questa espressione. Utilizzata in senso per lo più ironico e dispregiativo, sta ad indicare una persona di poco conto.

“Macchina del fango”: è un’espressione utilizzata per lo più in gergo giornalistico per indicare la diffusione di notizie manipolate o non veritiere al fine di colpire un avversario.

La regola che vale sempre è: cercare prima il significato di ogni espressione e poi valutare il suo inserimento nel testo. Se non si è sicuri del significato, meglio evitare.