Samādhi

Thai Meditation Resort

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Scopri chi sei

Quando scopri chi sei, diventi felicità. Quando sei centrato nel tuo essere, ogni problema perde il suo significato. Puoi essere felice in qualsiasi momento e se vuoi posso indicarti la strada. Soham

Le persone vivono nell’infelicità, ma la responsabilità è loro: non permettono alla gioia, alla beatitudine, all’amore di manifestarsi. Non è la natura a essere ingiusta: il sole sorge per tetti, buoni e cattivi, santi e peccatori. L’esistenza non fa distinzioni; la sua primavera è indirizzata a tutti. Eppure milioni di persone non si concedono mai di essere estatici e di gioire.
Quelle persone si sono attaccate troppo alla loro infelicità, e quella miseria è una loro creazione, ricordalo! Noi stessi siamo gli artefici della nostra infelicità e la gioia è una grazia, un dono del divino. Naturalmente, ci si aggrappa a ciò che si crea... subentra un coinvolgimento emotivo, ci sono delle implicazioni e degli interessi, è in gioco il proprio ego.
La gioia e la beatitudine non sono creazioni dell’uomo, ecco perché ci sono tante persone infelici, e di rado si incontra una persona estatica: la persona gioiosa ha deciso di lasciar perdere l’assurdità di stare aggrappata a ciò che crea e a ciò che pensa, e ha iniziato a vivere in base a ciò che è la natura.
Immediatamente di fronte a lei si sono dischiuse porte che erano sbarrate e la vita ha iniziato a risplendere; immediatamente i fiori che non erano mai sbocciati hanno iniziato a schiudersi e all’improvviso la primavera ha fatto la sua comparsa. Chi si incammina alla ricerca del Vero non deve rinunciare al mondo e ai suoi averi, ai figli e alle relazioni, non deve rinunciare alla vita... deve solo rinunciare alla propria infelicità, e iniziare a vivere immerso nella beatitudine. Nel momento in cui si rinuncia alla propria miseria esistenziale, la gioia fa la sua comparsa; nello stesso istante ci si ritrova beati, è istantaneo! Nell’attimo in cui rinunci all’infelicità, ecco l’estasi.
Certo, fa paura perché ci si inizia a espandere e noi siamo abituati ad avere confini definiti. Con la gioia si inizia a essere indefinibili, si perde la propria identità: le vecchie etichette, tutto ciò che ci definiva piano piano svanisce. Le maschere iniziano a cadere e subentra la paura: forse si sta perdendo la faccia? No, si perdono solo le false identità dietro cui ci si nascondeva. E quando tutte quelle maschere saranno scomparse, farà la sua comparsa il volto originale nella sua bellezza e nel suo divino splendore. Quello è il volto del divino, e non è diverso per ciascuno di noi: il mio e il tuo sono la stessa identica realtà. Le maschere sono diverse, il volto originale è unico: dietro a tutte le maschere esiste una sola coscienza cosmica. Dunque, fatti coraggio: apriti e lascia entrare l’estasi che è la vita.
Abbandona le vecchie associazioni che ti hanno portato a identificarti con le tue miserie; e non essere avaro: abbandona d’acchito tutti i tuoi tormenti! Sii generoso: te li puoi lasciare alle spalle in un colpo solo; non occorre farne un processo graduale. Considera questa evidenza: «Mi sto lasciando sfuggire inutilmente la gioia della vita. L’intera esistenza danza, e io me ne sto seduto in un angolo, misero e infelice. Anch’io posso lasciarmi andare alla danza della vita...», basta un istante di comprensione, per scatenare una rivoluzione nella tua vita.
No, non è mai un processo graduale: è sempre un’illuminazione improvvisa!

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