Inserimento del bambino in asilo nido ed asilo

Il primo e grande ostacolo/obiettivo è riuscire a portare la transizione dell’esperienza di vita di avere attorno solo la propria famiglia, a quella di relazionarsi ad altri bambini, oltre che agli insegnanti. Il distacco più traumatico in genere è quello dalla propria madre, aggravato anche da tutte le tematiche che riguardano la madre stessa come l’iperapprensività, le proprie paure interiori, l’attaccamento simbiotico al proprio figlio/i, oltre ad un numero veramente più ampio di tematiche nelle quali ci si può ritrovare confrontate che hanno a che fare con le esperienze della propria infanzia.

I bimbi nell’età dell’asilo nido e dell’asilo, nonostante le proprie caratteristiche personali che si vanno via via formando, tendono in buona parte a riflettere il clima nel quale vivono ed è questa il motivo per cui è fondamentale aiutare i genitori e la famiglia intera a permettersi la transizione di distacco positivo del bimbo verso la propria vita sociale.

Nelle fasi della crescita di ogni figlio, sia a causa dell’imprinting avuto dai genitori e dalle persone che gli vivono attorno, si riflettono in buona parte anche problematiche non ancora risolte proprie di queste persone che per progetto energetico/spirituale hanno scelto l’esperienza di vedere riflesso nel proprio figlio, nipote o qualsiasi sia la relazione del bambino, le proprie tematiche irrisolte.

Scegliere di modificare le proprie credenze e comprendere che non è questione di educare, ma che assistere un bimbo può essere ed è un dono se viene recepito come percorso di crescita per tutte le parti coinvolte. I bimbi sono piccoli grandi soli nella nostra vita con il loro amore sincero ed incondizionato che riflette sempre tutto quanto è in disarmonia.

Nonostante sia compito dell’adulto assisterli a registrare modalità positive di interazione con gli altri, rimangono come sensori estremamente precisi, indirettamente inconsapevoli perché non in grado di elaborare in modalità adulta le esperienze, ma di sicura affidabilità ed intuizione di intelligenza energetica/emotiva che viene gradualmente bloccata nelle fasi della crescita fino all’età adulta. Fondamentale è riuscire ad evitare di bloccare la propria sensibilità/intelligenza emotiva per apprendere ad utilizzarla al meglio.

Assistere i bimbi nelle fasi della loro crescita è offrirsi il dono di veder sbocciare talenti, sensibilità emotiva, entusiasmo e creatività che saranno strumenti che potranno assisterli nel loro percorso ed esperienza di vita.

Triste ed “orribile” ancora sentire i pianti strazianti di bimbi non assistiti al meglio unicamente perché gli adulti che hanno attorno, e in particolare la madre, sono stati privati degli strumenti che permettono loro di agire più positivamente con i propri bimbi.

Assistere quindi i bimbi nella transizione delle loro fasi di crescita è avere anche completo riguardo per le difficoltà stesse del ruolo di genitori, insegnanti o adulti nell’arduo compito di fare scelte per questi piccoli straordinari attori delle nostre vite.

L’invito è quindi a lasciarsi alle spalle percorsi di sofferenza, pianti strazianti, paure ed ansie senza fine che possono e devono essere poter evitati nella vita di tutti quanti.

 

 

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