Scintilla Terapie Oscillanti e Seminari

Founder Starter

Amor di fratello...

2018-12-08 11:00:45

Oggi sei anni fa, in un giorno festivo professionalmente, venivo svegliata da mia madre che in un tono angosciato mi diceva di correre da lei perché suo figlio, mio fratello, stava morendo...

Mi madre è sempre stata una persona forte, eccezionale eppure per molti traumi incline alla paura, all’iperprotettività e quindi di prima reazione ero quasi risentita che mi privasse di un giorno di riposo per richiedere la solita malata attenzione che ha sempre caratterizzato la mia famiglia…

Lungo il percorso per raggiungere la casa di mio fratello, dialogando con le altre dimensioni, quasi mi “svogavo” di dovermi recare da loro e mi veniva però detto che era veramente più grave e che era importante che mi recassi a casa sua.

Io allora avevo chiuso i rapporti con mio fratello da anni per mille questioni e certo non avevo nessuna voglia di recarmi da lui perché non avevo nessuno motivo di incontrarlo, ma c’ero andata perché s’era chiamata l’ambulanza e secondo mia madre stava morendo…

Il tragitto in auto era stato immerso in un dialogare con le altre dimensioni per scoprire il perché non ero stata avvertita di quanto stava succedendo in anticipo e del perché di tanto riserbo. Certi progetti dell'anima però sembrano essere incontestabili ed è inutile avvertire di quanto accade perché non viene ammessa interferenza alcuna… apparentemente.

Arrivata a destinazione e chiedendo dov’era mio fratello e se era andato in ospedale, visto che non vedevo ambulanza in zona, mi sentivo di dire che era già morto.

La prima reazione era stata un “di che cosa parli, scherzi?”, ma certo non si scherza su un fatto del genere e entrando in una casa, quella di mio fratello dove non mi era mai stato permesso di entrare o dove non ero mai stata invitata, incontravo materialmente ciò che io ho sempre ritenuto “il delirio” che era l’esistenza di mio fratello. Al piano superiore ritrovavo il suo cadavere, mia madre e quello che sarebbe stato un altro delirio, la giornata di telefonate, di organizzazione di un funerale, di confortare i miei genitori, e perdonate… finalmente il vissuto di un senso di liberazione… se n’era andato: mio fratello se n’era andato e non mi avrebbe più fatto del male…

E quella sera, ritornata a casa, nell'andare a letto ecco che sia era aperto un ampia porta di comunicazione, dove c'erano mille esseri attorno ed un certo senso di aumentata attenzione, come quando devi tenere d'occhio qualcuno che sta malissimo e gli devi stare vicino per assisterlo… erano coloro che assistevano mio fratello che nelle prime fasi di trapasso si stava rendendo conto di aver lasciato la sua vita terrena e tentava il contatto con chi aveva conosciuto in vita… ed era venuto a cercarmi, identificato negli anni della sua adolescenza, quando aveva ancora memoria di me, probabilmente per cercare di capire cosa gli stava succedendo… la vita terrena per lui era un percorso che non avrebbe potuto recuperare.

Posso solo ringraziare per la partenza di una delle persone peggiori che è stata nella mia vita… È stata la peggior disgrazia che potessi vivere. Amatissimo, da bambini ci volevamo un bene infinito, fino a che in adolescenza e con l’avvento della maturità sessuale, la priorità era diventata un’altra. Ed io ero stata chiaramente invitata a “togliermi dai piedi”. Ho chiesto più volte a mio fratello perché mi odiasse tanto e non mi ha mai risposto. Il suo delirio però negli anni era degenerato al punto di fare le peggiori carognate che in una vita si possano fare ad una sorella… curioso come il sesso possa fare perdere delle sane priorità alle persone: una sorella rimane una sorella, soprattutto una che non ha fatto che amarti ed adorarti…

Oggi a distanza di sei anni, nonostante ogni tanto lo sento attorno a me perché si presenta a vedere ciò che faccio e soprattutto quando ascolto la musica che anche lui amava, ringrazio che se ne sia andato e che non sia più qui in persona a farmi dell’altro male…

Incredibile come le persone più vicine e più amate possano farti il peggiore dei male, arrecarti il danno maggiore, tentare di distruggerti ad ogni livello credendo di essere nel giusto a farlo.

Mio fratello è stato quello che si può definire come il peggior bastardo che si potesse immaginare con me ed ancora non mi è stato dato un motivo legittimo nonostante io abbia lungamente chiesto il motivo del suo odio e se vi era qualsiasi mia azione che l’avesse potuto indirettamente, illusoriamente, causare. Ancora oggi non ho risposta, ma ancora ringrazio che non sia più umanamente presente ad arrecarmene dell’altro…