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Come combattere i batteri “cattivi” con i batteri “buoni”

2020-01-23 10:12:38

Nel nostro intestino vivono tantissimi microrganismi commensali (microbiota) che sono molto utili per la protezione del nostro organismo contro gli agenti infettivi. Tra questi microbi ce ne sono alcuni che sono più “forti” nella battaglia contro i patogeni.

L'utilizzo degli antibiotici

In alcuni casi, come ad esempio dopo l'utilizzo degli antibiotici, la composizione del nostro microbiota viene alterata con delle conseguenze negative sulla nostra salute. L'antibiotico uccide non solo il batterio che ha provocato la malattia ma anche gli altri batteri commensali dell'intestino, compromettendo cosi la loro capacità di protezione e consentendo l'invasione di altri batteri nocivi. Quindi gli antibiotici, pur essendo un ottimo modo per trattare le infezioni, possono portare a cambiamenti del microbiota e alla perdita dei batteri protettivi.

La Klebsiella michiganensis

In un articolo recente su Nature Microbiology, i ricercatori hanno studiato l'effetto degli antibiotici sulla composizione del microbioma, utilizzando dei topolini.

I ricercatori hanno osservato che alcuni topolini, dopo il trattamento con gli antibiotici, sono diventati più sensibili alle infezioni, mentre altri sono rimasti resistenti. La riconquista del microbiota iniziale è fondamentale per ridurre il rischio di sviluppare nuove infezioni

Hanno visto che la presenza di un batterio poco abbondante, la Klebsiella michiganensis, è sufficiente per spiegare la resistenza all'invasione da parte di altri batteri come E.coli o Salmonella. 

La K. michiganensis è in grado di  metabolizzare i nutrienti disponibili nell'intestino in modo più efficiente ed è in grado di competere contro i potenziali invasori e prevenire l'ingresso di altri batteri che possono danneggiare l'ospite.

L'aumento del consumo di antibiotici è un problema perché può compromettere l'efficacia dei trattamenti futuri oltre che generare delle resistenze nei batteri patogeni.

L'identificazione dei batteri prima dell'utilizzo degli antibiotici è molto importante per ridurre al minimo gli effetti negativi associati al loro consumo ed è importante anche la comprensione dei meccanismi con cui agiscono.

L'identificazione di batteri super competitivi come la come la Klebsiella michiganensis  è essenziale. Il gruppo di ricerca mira ora ad ampliare lo studio a diversi antibiotici e ad esplorare l'effetto protettivo di K. Michiganensis anche contro altri agenti patogeni. 

Questo studio apre le porte alla possibilità di combattere gli agenti patogeni del nostro organismo con uno o più batteri presenti nel microbiota che possono essere somministrati come concorrente diretto dei patogeno invece dell'utilizzo degli antibiotici.

In futuro ogni volta che userete antibiotici ricordatevi di prendere sempre anche dei complementi che possono ripristinare il vostro microbiota e potenziare cosi gli effetti benefici che loro comportano.