Un gruppo di ricercatori italiani guidati dal Prof. Giacomo Rizzolatti, durante delle ricerche sulla etologia e sul funzionamento dei neuroni motori di una scimmia, del tutto casualmente, si sono accorti che i neuroni motori della scimmia si attivavano anche quando la scimmia non compiva alcun movimento ma semplicemente osservava qualcun altro a compiere dei movimenti.
In pratica la scimmia era in grado di immedesimarsi nei ruoli dell'altro e attivare involontariamente i suoi neuroni anche senza muoversi.... è stata una scoperta straordinaria! Grazie a questa osservazioni hanno scoperto l'esistenza di neuroni ai quali hanno dato il nome di NEURONI SPECCHIO.
La denominazione neuroni specchio deriva dal fatto che questi neuroni ripetono a specchio tutto quello che noi vediamo ed osserviamo.
Grazie a questi neuroni, i bambini imparano ed apprendono fin da piccoli semplicemente osservando le azioni degli adulti o degli altri bambini. Questo vale anche per gli adulti. Istintivamente noi ripetiamo molte azioni semplicemente perché li vediamo e spesso lo facciamo involontariamente. Questo imitare ha una base neurologia e avviene grazie ai neuroni specchio.
I ricercatori hanno notato che questi neuroni sono coinvolti anche nell'espressione, manifestazione e comprensione delle emozioni. Nei vari esperimenti che hanno eseguito, hanno notato che questi neuroni specchio si attivano quando i soggetti analizzati osservavano delle immagini rappresentanti delle espressioni facciali di tristezza, disgusto, felicità, rabbia e cosi via. I neuroni dei soggetti erano in grado di trasmettere le stesse sensazioni alla persona come se fossero loro stessi a provare quell'emozione. Basta soltanto guardare una immagine per riuscire ad immedesimarsi e ottenere una attivazione neurologica.
Quindi grazie a questi esperimenti, gli scienziati sono stati in grado di spiegare scientificamente l'empatia e come questo abbia una base scientifica nel nostro cervello.
L'evoluzione stessa della nostra specie fin dalla preistoria dipende dalla presenza di questi neuroni: saper riconoscere il disgusto sul viso di un nostro simile, ci protegge da un eventuale pericolo (tossina, veleno) e saper apprendere come uno specchio le azioni degli altri semplicemente guardando ci ha permesso di imparare ad utilizzare strumenti.