Il Rebirthing non è iper ventilazione
Si definisce iperventilazione una serie frequente di atti respiratori che non portano ad un aumento massiccio di ossigeno.....
Il Rebirthing non è iperventilazione
Si definisce iperventilazione una serie frequente di atti respiratori che non portano ad un aumento massiccio di ossigeno bensì ad una riduzione notevole di anidride carbonica nel sangue, questo porta l’organismo a non aver fame di aria, dato che è questo composto che informa il sistema nervoso centrale riguardo la necessità di respirare; ritardando così lo stimolo respiratorio, l’ossigeno può scendere a valori troppo bassi e può insorgere una sincope ipossica.
Nel rebirthing al contrario la respirazione è controllata, intensa ma naturale, senza forzature e che il Rebirther avrà cura di modulare opportunamente su ogni individuo che si approccia al metodo, per questo è importante che vi sia una persona preparata ad assistere il respirante.
In genere la tetania o i sintomi tipici dell’iperventilazione svanisco dopo poche sedute, questo perché rilasciando i blocchi emotivi ci si immerge in uno stato di rilassamento profondo o stato di coscienza non ordinario, il fatto poi che la tetania possa svanire dopo un pianto, un grido o un altro sblocco, è la dimostrazione tangibile che non si tratti di iperventilazione.
Studi scientifici hanno dimostrato che anche durante una respirazione più lenta di quella abituale i sintomi dell’iperventilazione insorgevano ugualmente, ogni tipo di respirazione che induce rilassamento provoca il rilascio delle memorie emozionali.
Il Rebirthing e l’iperventilazione sono associati e confusi, credo personalmente dopo aver sperimentato la respirazione circolare tipica del Rebirthing, che ci sia un fattore non misurabile e non dimostrabile che è al di sopra della scienza o della biochimica, qualcosa che è solamente dentro ognuno di noi e che è pronta ad esser liberata.
Saul Fiorello