Fotografia - La Luce
Cosa fa la differenza tra un fotografo dilettante e un professionista? è l'uso e la conoscenza della luce. Non starò qui a farvi una supercazzola gigantesca sui fondamenti dell'ottica moderna ma vi illustrerò in modo molto ma molto semplicistico delle nozioni base sulla luce in fotografia.
Luce naturale e luce artificiale
Cosa si intende per luce naturale e luce artificiale?
La luce naturale è semplicemente la luce solare invece la luce artificiale è quella che viene costruita e progettata tramite diversi strumenti come ad esempio le luci da studio o i flash.
La differenza sostanziale è che la luce artificiale è molto più versatile in quanto possiamo organizzarla e modellarla a nostro piacimento, invece con la luce naturale devi saper sfruttare la luce che il sole ti dà. Sono due metodi lavorativi differenti che danno effetti stilistici diversi a seconda di quello che vogliamo ottenere.
Ovviamente la decisione del loro utilizzo va sempre piegata al nostro progetto.
Possiamo dunque dire che è più "semplice" utilizzare luci da studio rispetto alla luce naturale (almeno nel ground zero della fotografia) ma bisogna tener conto del fatto che ci sono vari livelli di utilizzo delle luci: anche in studio possiamo trovarci a dover elaborare dei sofisticatissimi schemi con i softbox per ottenere quel preciso effetto che abbiamo deciso di elaborare.
Quindi non si scappa: bisogna studiare.
Cosa è l'esposizione
L'esposizione è il risultato finale che otteniamo con il settaggio della macchinetta fotografica.
Per settaggio intendo l'impostazione dell' Otturatore, del diaframma e dell'ISO (specificherò queste tre componenti in un articolo a parte).
Quindi il procedimento è: imposto la macchinetta, scatto, ed ecco la foto.
Il problema sopraggiunge sempre sul "ed ecco la foto": con l'avvento della fotografia digitale ci siamo tolti quell'ebrezza di vedere gli errori solo in fase di sviluppo, per fortuna ora disponiamo di utilissimi schermi LCD che ci permettono di visionare fin da subito il nostro capolavoro evitandoci così di dare vari cazzotti al muro in caso non fossimo riusciti a fotografare perfettamente un raro esemplare di alce bianco al tramonto. Quindi grazie al favoloso schermetto possiamo controllare la fotografia per tempo e in caso rimanere un altro pò in mezzo ai cespugli in tenuta mimetica ad aspettare che l'alce si impenni su due zampe e si accoppi selvaggiamente con la femmina di turno. Ciò che che ci potrebbe far prendere tale decisione è la qualità dell'esposizione: ovvero la foto non deve essere ne troppo luminosa (sovraesposta) e ne troppo buia (sottoesposta) ma deve darci la possibilità di ottenere un buon risultato finale in fase di post produzione.
Ovviamente l'esposizione ideale è un pò come Babbo Natale, non esiste: Si certo, c'è il criterio base ma comunque anche la luminosità è un fattore stilistico a patto che però venga eseguito in modo consapevole (si noi ce ne accorgiamo se lo hai fatto di proposito o se è solo un errore) come quando vediamo un bel ritratto in Low Key (sottoesposto) o in High Key (sovraesposto).
La luce naturale
Croce e delizia di ogni fotografo, la luce naturale ti renderà schiavo del tempo:
Come ho già detto la luce naturale è quella che deriva dalla nostra stella madre: il sole. Se decidiamo di scattare all'aperto quindi in un baleno diventeremo gli ultimi stronzi sul pianeta perchè dovremo dar retta a tante cose, come ad esempio alle nuvole:
Immaginiamo uno shooting in una bella giornata di sole, guardi il cielo e c'è qualche simpatica nuvoletta, scatti una foto alla modella e sul suo viso compaiono determinate ombre che vanno ad accentuare quei bei lineamenti che tanto hai studiato, guardi lo schermetto e dopo un secondo ne scatti un altra e ad un tratto quella bella modella sembra un altra persona in un altro mondo... alzi gli occhi al cielo e cazzo ci sta una nuvola di merda davanti al sole. Che si fà? niente aspetti come un cretino, racconti qualche barzelletta per passare il tempo e guardi il cielo per capire da che parte si sposterà la stronzetta e regoli tutta la tua dinamica lavorativa in base al volere degli dei.
Ecco cosa significa scattare in luce naturale nel migliori dei casi. Perchè la nuvoletta stronzetta non è il boss finale. Il boss di fine livello è più una tempesta improvvisa durante uno shooting di engagement previsto in un bosco, o un eclissi a sorpresa nel giorno in cui trovi l'alce bianco a fare scii nautico con una camicia hawaiiana.
Oltre al fattore luce che va e luce che viene mettiamoci anche che magari vorresti fare un bel ritratto improvvisato alla zia miliardaria al calar del sole, questa zia abita in Senegal e la vedi una volta ogni 10 anni, metti caso è Dicembre e fa buio alle 16:30 e tua zia ha finito di mettersi le calze contenitive alle 16:00, hai solo 30 minuti per fare contenta zia dopo di che devi aspettare Dicembre 2029 ma tua zia ha già 93 anni e sai che assecondare l'ego di tua zia ti poterà ad essere compreso nel suo testamento.....che cazzo firma sto foglio lo stesso che te costa io boh ma comunque inizi: zia sorridi anzi no meglio di no, zia spostati un pò a destra e no ... zia no il profilo no... zia... ziaaa???? ecco fatto, ti sei giocato l'eredità.
Questo per farvi capire che non basta indossare un maglione a collo alto e piegare il polso per sentirsi artisti.
Tornando alla luce naturale è essenziale avere un ottima conoscenza del cambiamento della luce a seconda dell'orario e del contesto:
Le luci dell'alba, del tramonto e del cielo nuvoloso risultano più morbide, quindi sono ottime per scattare fotografie di ritratto o paesaggistiche.
A mezzo giorno il sole è alto e i contrasti sono fortissimi, se dovessi scattare un ritratto a una bella ragazza in questo orario potrebbe sembrare Frankenstein perchè il sole a picco proietterebbe le ombre dell'arco sopraccigliare nella zona delle occhiaie rendendo il suo viso molto duro. Se invece avessi intenzione di fare una fotografia concettuale sfruttando le linee e le ombre di un grattacelo, la fascia oraria a metà giornata risulterebbe perfetta perchè mi darebbe dei mezzi espressivi inconcepibili con una luce troppo diffusa.
Non c'è mai una regola precisa perchè tutto dipende dal tipo di immagine che abbiamo in mente e dal nostro stile personale.
La luce artificiale
Non basta avere un flash per saper utilizzare il flash.
Indubbiamente avere una fonte luminosa sempre a portata di zampa non ci costringe ad avere vincoli di orario: basta andare in studio, posizionare una o più luci alla distanza e nella posizione che più preferiamo ed ecco qui che il lavoro lo tiriamo fuori lo stesso.
Ma c'è uno studio molto complesso sui vari effetti che possiamo ottenere con la luce artificiale ed utilizzare i flash sempre nello stesso modo in situazioni diverse e con persone diverse ci renderebbe dei fotografi a dir poco mediocri. Nel caso del ritratto le luci vanno settate in correlazione a diversi fattori:
1) L'aspetto della persona ritratta: se sbagliamo a modellare le luci potremo mettere in evidenza i difetti
2) Lo stile: non posso settare delle luci basse se lo stile che stiamo costruendo è alla Terry Richardson
3) L'intenzione: La luce varia per ogni sensazione che si vuole trasmettere, e la chiave di lettura delle sensazione deve essere la più oggettiva possibile (porto ad esempio il cliché della torcia durante il racconto di una storia dell'orrore: avrete sicuramente visto in più di qualche film, alcune persone vicino ad un falò che si proiettano dal basso la luce di una torcia sul viso per infondere un senso di inquietudine...ecco... quella è un intenzione riconosciuta globalmente.... se io pensassi di utilizzare quel tipo di luce per esaltare una situazione piena di dolcezza sarei un imbecille anche se il mio gusto personale mi portasse a pensare che quel tipo di illuminazione sarebbe tenerossissima)
Detto questo penso che la cosa migliore per imparare ad usare la luce artificiale sia provare e riprovare sul campo.
Non esistono teorie giuste all'infuori dal libretto di istruzioni del flash che possano guidarvi nel vostro processo di apprendimento, ma solo tante tecniche che potrete benissimo auto sperimentare.
Ritratto con luce artificiale.
Ritratto con luce naturale