Un interesse diverso

Sono entrata nel negozio di G. al momento esatto della chiusura delle 12:30.  Da tempo mi racconta delle sue imprese amorose con le clienti e da sempre mi racconta di avere un letto nel retro.  Ebbene sì. Erano giorni che ero curiosa di entrare da lui e vedere il letto e cosa sapeva fare.  In questi giorni di inizio autunno (e soprattutto stamattina iniziata  col cielo grigio) così caldi sono davvero trasportata. 

Come da sue disposizioni, gli ho fatto uno squillo quando ho parcheggiato, così appena entrata ha tirato giù la serranda. 

È chiaro che mi aspettava eccitato perché appena entrata, senza neanche salutarmi, mi ha preso la mano, portato nel retro al fianco del letto, si è girato con già la cerniera dei pantaloni abbassata e mi ha invitato a prendere il suo pene in bocca. Non avrei voluto iniziare così, ma ammetto di essermi lasciata trasportare dalla sua carica erotica. 

Senza smettere, mi sono spogliata di tutto e mi sono buttata sul letto con le gambe allargate per invitarlo a prendermi. 

G. non ha accettato il mio invito è mi ha fatto chiaramente capire quale era la sua intenzione.

Ho accettato di malavoglia ma ho lasciato che facesse ciò che desiderava. Ha fatto in fretta, si è staccato in fretta e si è rivestito subito aspettando che facessi altrettanto e me ne andassi. 

Caro G..... essere uomini non significa solo avere il pene duro. 

Te ne farai altre mille. Ma con me hai finito.