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Viaggi & Avventura

Trekking Orobie

2019-05-12 21:45:27

Trekking per rifugi da Valcanale (BG) a Valbondione (BG)

📌Prima Tappa: Valcanale 987 m - Rif. Gemelli 1969 m (4.00 ore)

🚗 In auto si raggiunge la Val Seriana e, superato il centro di Ardesio, all'altezza di Ponte Seghe, si sale a sinistra per circa 8 km, fino a raggiungere Valcanale. Qui si trova  un suggestivo un laghetto e si può lasciare l'auto in un ampio parcheggio.

La strada asfaltata prosegue ancora un poco ma al'inizio del sentiero ci sono pochi posti per parcheggiare....

Si inizia quindi il trekking da 987 m con una comoda mulattiera, sentiero 220, che sale, a tratti ripidi, nel bel bosco di abeti per poi sbucare infine su un prato dove sorge il Rifugio Alpe Corte 1410 m.
È trascorsa così la prima ora di cammino. 😊

Si prosegue dritti risalendo la valle e lasciando a sinistra il sentiero che porta al passo del Branchino, sottostante il dolomitico pizzo Arera.

Proseguendo a zig zag sul sentiero 265A si superano vari alpeggi ed è facile incontrare greggi di pecore 🐑🐑🐑
Con regolare salita si raggiunge il passo Lago Gemelli 2139 m.
Ormai è visibile la meta di questa tappa e per raggiungerla è necessario scendere diagonalmente tenendo la sinistra (nord-ovest), costeggiando la sponda ovest del lago.
Si arriva così al Rifugio Laghi Gemelli 1969 m.


Il rifugio fu completamente distrutto l'11 ottobre 1944 dai fascisti per contrastare i partigiani, zona questa molto importante per la Resistenza. Nell'estate del 1946 iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo rifugio.

Dal Rifugio si vedono le numerose dighe presenti nella zona, importante area idroelettrica.


📌 Seconda Tappa: Rif. Gemelli 1969m - Rif. Calvi 2015 m (3.30 ore)

Per poroseguire ci sono due possibili itinerari, uno più comodo e frequentato, il sentiero 213, e l'altro che passa per il Passo d'Aviasco.
Scegliamo questa seconda alternativa, più impegnativa ma più affascinante.
Lasciato il Rifugio iniziamo il 214, e si sale così al Lago Colombo.
Superato il lago si prosegue, sempre in salita, per verdi pascoli, fino al Passo di Aviasco 2289 m. 
Da qui, per il sentiero 236, si scende per la selvaggia Valle dei Frati.
Nonostante la nebbia e il brutto tempo, grazie all'ottima segnavia, non perdiamo le tracce.
Raggiunta la piccola diga si prosegue in discesa fino a incrociare il sentiero principale proveniente dal Lago di Sardegnana e da Carona.
Ora si cammina su strada carrozzabile, strada dell'Enel, e si raggiunge la diga del Lago di Fregabolgia.
È necessario costeggiare tutto il lago per raggiungere il Rifugio Fratelli Calvi 2015 m.

📌 Terza Tappa: Rif. Calvi 2.015 m - Rif. Brunone 2.295 m (5.30 ore)

Si parte per raggiungere il pianoro posto tra le cime del Pizzo del Diavolo e del Pizzo Poris e poi si inizia a salire per il vallone che conduce al passo di Valsecca 2496 m: in questa zona sono molto numerosi gli stambecchi ed è facile vederli e fotografarli 🦌

Risale al giugno 1987 l'avvio del progetto di ripopolamento di queste zone. Furono infatti portati vari stambecchi, prima 9 poi 89 in totale (44 maschi e 45 femmine) nel giro di qualche mese. Gli stambecchi provenivano dal Gran Paradiso.
Il numero degli stambecchi è cresciuto costantemente. Oggi si stima la presenza di oltre 1.000 esemplari.

Raggiunto il Passo di Valsecca 2496 m, ci si abbassa sul versante di roccette ed erba fino al crinale che scende dal pizzo Tendina per raggiungere il bivacco Frattini 2125 m. Suggestiva vista da questo punto.

Dopo una breve sosta al bivacco scendiamo ancora fino alla valle del Salto per poi risalire e attraversare tutta la costa che scende dal pizzo Gro e dalla Cima Soliva. È un traverso molto suggestivo che supera molti corsi d'acqua.
Da prestare molta attenzione se fatto durante le piogge o con i torrenti in piena. Presenti delle funi per agevolare i passaggi dei corsi d'acqua.
Si raggiunge così il Rifugio Baroni al Brunone 2295 m posto alla fine della Valle che sale dall'abitato di Fiumenero.


📌 Quarta Tappa: Rif. Brunone 2.295 m - Valbondione 900 m (6.30 ore)

Si procede in direzione est con percorso abbastanza pianeggiante sotto il maestoso Pizzo Redorta sulla sinistra. Il sentiero, 302, è per esperti e con il brutto tempo può essere molto pericoloso.
Per fortuna è una giornata serena e iniziamo la ripida salita a tornanti che si arrampica per il ghiaione.
Superata la bocchetta, il sentiero prosegue superando conche, che presentano tratti innevati, e sellette fino a salire alla sella dei Secreti per poi scendere sul versante opposto.
Il panorama è fantastico e l'ambiente roccioso e suggestivo
Dopo un tratto pianeggiante si risale fino ad una forcella denominata "Ol Simàl", 2712 m: si tratta del punto più elevato di tutto il Sentiero delle Orobie!
La vista è stupenda e ci si ferma per goderne il panorama.


Iniziamo la discesa e prestiamo molta attenzione lungo i canalini attrezzati da fune metalliche.

Si scende ora un ripido canalino franoso, si attraversi la testata della val di Foga e si prosegue verso est, in una zona di detriti sassosi,  fino all'intaglio del Forcellino 2.475 m.
Si scende ancora tra le rocce prestando attenzione e dopo alcuni sali scendi si sbuca alti sopra la conca del Lago di Coca 2.108 m.

Si scende ancora fino al lago che si trova nella Conca dei Giganti.
D'obbligo una sosta per rinfrescarsi nelle gelide acque 👣
Ben visibile l'imponente Pizzo Coca che con i suoi 3.050 m è la cima più alta delle Alpi Orobie.
Raggiungiamo poi in pochi minuti il Rif. Coca 2.108 m.


Ed ecco la parte finale del trekking: ci aspettano quasi 1000 metri di ripida discesa. Troviamo vari gradoni che superano velocemente le pendenze per poi continuare a scendere lungo i prati e i boschi raggiungendo la  frazione Sambughera appena fuori dal paese di Valbondione 900 m.