Arte & Intrattenimento
Un mito da non dimenticare: “Colapesce”
Oggi voglio raccontarvi una leggenda che riguarda la mia città. Il mito di Colapesce. Quando si parla della città di Messina è interessante partire dalle sue origini. La genesi di Messina risale alla preistoria, soprattutto con l’arrivo dei Greci, Cumani e Calcidesi. In seguito con la venuta dei
Sami e dei Messeni avviene il passaggio dalla preistoria alla storia. Dal secolo VIII la colonizzazione impreziosisce la città dello Stretto di leggendarie storie, collegate al mare. I Greci attribuirono la fondazione della città di Zancle ad un glorioso re, l’eponimo Zanclo, che diede l’ordine ad Orione, figlio di Posidone (Nettuno per i Romani), della costruzione della città. Il toponimo Zancle (indigeno DAnkle) è siculo, falce, dalla forma della striscia di terra che delinea il porto di Messina. Vuole la tradizione che Kronos-Saturno, figlio di Urano e Gea, ricavasse dalle viscere di quest’ultima l’acciaio per una falce, evirando il padre malefico. Si racconta che le parti evirate fossero state gettate in mare . Da qui nacque Afrodite , dea della bellezza, dell’amore e protettrice della navigazione. Molti sono i miti e le leggende legate a Messina, fra i più noti : Il mito di Colapesce.