Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Soffocati dalla plastica in mare

2019-06-09 07:35:31

Ogni anno 570 mila tonnellate di plastica finiscono nelle acque del Mediterraneo: come se 33.800 bottiglie al minuto venissero gettate in mare! L'inquinamento da plastica continua a crescere, tanto che entro il 2050 si prevede che l'inquinamento da plastica nell'area mediterraneo possa quadruplicare

L'inquinamento nel Mar Mediterraneo

Nel Mar Mediterraneo l'inquinamento ha raggiunto livelli record a causa dei sistemi di gestione dei rifiuti dei Paesi del Mediterraneo altamente inefficaci, costosi e inquinanti.

Il nuovo report 2019 del WWF “Fermiamo l’inquinamento da Plastica: come i Paesi del Mediterraneo possono salvare il proprio mare”  ha analizzato ed evidenziato i prinicpali difetti del sistema e proposto un piano di azioni politiche che i singoli paesi devono sviluppare. Per fermare l'inquinamento da plastica è infatti indispensabile un'economia sostenibile e circolare che riduca a zero la produzione di rifiuti di plastica.

Oceani invasi dalla plastica: è emergenza planetaria. 

Per anni questo problema è stato ignorato. Oggi, abbiamo urgente bisogno che le Nazioni Unite stringano un Accordo per porre fine alla dispersione di plastica in mare entro il 2030. 

La plastica ha un impatto drammatico sul benessere e la salute delle persone e sulla vita nei nostri mari: pesci, tartarughe, delfini, balene, uccelli marini la ingeriscono o ne rimangono intrappolati, feriti e uccisi.

Tutti i Paesi sono responsabili di questa emergenza ambientale e ciascuno deve essere parte della soluzione. É necessario un impegno globale per fermare la dispersione di plastica in natura.

L'inquinamento degli oceani dovuto alla plastica ha raggiunto il livello di una vera crisi globale. Sta avvelenando la vita marina, colpendo la salute umana e i mezzi di sostentamento in modi che solo ora stiamo iniziando a comprendere. Si stima che circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica entrino globalmente negli oceani ogni anno, creando una minaccia crescente. Questo potrebbe avere effetti potenzialmente devastanti sul fragile equilibrio dell’ecosistema marino. 

● L'inquinamento marino dovuto alla plastica è un problema globale e transfrontaliero. Grandi rifiuti di plastica o microplastiche sono stati rilevati in ogni angolo degli oceani e del Pianeta, senza che confini nazionali possano trattenerli. I rifiuti di plastica prodotti da ogni Paese possono finire virtualmente ovunque nel mondo. Questo è il motivo per cui il problema dell'inquinamento marino da plastica non può essere risolto a livello nazionale o regionale o solo con misure volontarie. Richiede un'azione coordinata, una responsabilità condivisa e un approccio comune. 

● La soluzione a lungo termine richiede una strategia preventiva, economicamente più efficiente rispetto al recupero. Le azioni di pulizia sono importanti, ma il recupero di microplastiche e inquinanti dall'ambiente marino si è dimostrato spesso impraticabile e inefficace. 

● L’Italia ha già fatto molto contro l’inquinamento da plastica: il nostro Paese ha vietato l’utilizzo di shopper di plastica per la spesa dal 1° gennaio 2011; dall’inizio del 2018 ha vietato l’uso di sacchetti di plastica per  gli alimenti; dal 1° gennaio 2019 è vietato l’uso di bastoncini cotonati non biodegredabili e dal 1° gennaio 2020 l’uso di microplastiche nei cosmetici. Ma oggi il nostro Paese ha un’ulteriore occasione per mantenere e rafforzare la sua leadership su scala europea, sposando le richieste delle petizione globale.