Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Progetto ForestaMI

2020-07-17 17:34:40

Il progetto ForestaMI prevede la piantumazione di 3 milioni di alberi al 2030, va avanti malgrado lo stop degli scorsi mesi a causa del Covid-19. Ora tocca a cittadini, imprese e associazioni dare il proprio appoggio: a breve partirà anche una campagna di crowfunding. La strada è quella giusta.

piantare alberi, tanti, ovunque. Per darci respiro, per mitigare la crisi climatica e per traghettarci fuori dall’emergenza sanitaria.

La pandemia ha bloccato i lavori del progetto ForestaMI

Sulla tabella di marcia c’è uno scarto di 25mila piante che come dice Michela Palestra, referente istituzionale del progetto per Città metropolitana (nonché sindaco di Arese) non hanno trovato dimora durante il lockdown.

Ma con un colpo di coda probabilmente si recupererà su 20mila piante. Comunque a oggi 76.577 alberi sono stati messi a dimora. Ai cittadini non è passata inosservata la cosa: e l’idea di avere più verde attorno a noi piace.

Quindi, ora i lavori continuano sopra ogni ostacolo. Tanto che l’esempio milanese fa letteratura.

I Comuni sono al centro di questa ripresa green. È ben conscio Sala: “Milano dal punto di vista ambientale ha una situazione delicata, ma è leader nella trasformazione“.

E apre le porte a chi ha idee: in autunno la metropoli milanese ospiterà la Youth for climate: i giovani verranno a parlare per mettere a punto delle proposte da consegnare poi alla Cop di Glasgow.

Ma ora ForestaMI ha bisogno di fondi. Si parla di 30 milioni di euro: piantare e mantenere alberi non è uno scherzo. Devono essere accuditi per almeno i primi dieci anni.

Legge clima e Recovery Plan potrebbero elargire cifre importanti. Ma gli organizzatori del progetto ForestaMI che sono tanti (un network che farà storia) contano e non poco sulle imprese.

Fabio Terragni che ha assunto il ruolo di project manager ha annunciato che a breve saranno resi disponibili i protocolli di partecipazione come sponsor e/o al crowdfunding da parte di aziende e privati.

La call to action parte anche da Fondazione Falk che già ha affiancato ForestaMI con la progettazione e realizzazione del sito informativo: Irene Falck, consigliere Fondazione Falck invita a non perdere un’occasione unica: “a livello di progetto di ricerca si aprono nuovi fronti. Legate all’attenzione alla centralità della persona e al suo benessere psicofisico in un contesto di verde urbano e la definizione degli indicatori per valutare l’impatto delle strategie implementate dal sistema ambientale di ForestaMI“.

E poi rimane il tema: dove piantarli?

253 nuove aree, pari a 713 ettari, sono state individuate con un lavoro certosino. In primis sono aree di dissesto idrogeologico. A novembre – tempo dettato dalla stagione agronomica – i lavori partiranno su 167 aree (pari a 344 ettari). 

Delle aree individuate 110 saranno destinate alla realizzazione e implementazione di aree verdi e parchi urbani; 82 alla realizzazione nuovi boschi e fasce boscate; 20 a interventi di forestazione in ambiti residenziali e a servizi 14 a interventi di riqualificazioni boschive; 4 a interventi in aree di particolare rilevanza da un punto di vista naturale; 2 interventi in orti urbani.

A queste aree si aggiungono: oltre 137 chilometri di percorsi esistenti da implementare con filari e siepi, 12 chilometri di percorsi da realizzare ex novo e oltre 1 chilometro di filari da ripristinare dopo una tromba d’aria avvenuta nel 2019.

Questa sarà una forestazione orizzontale tanto quanto verticale. A Milano – intesa anche nella sua estensione e di città metropolitana – le piante potrebbero trovare posto anche là dove una volta imperava il cemento.

Le scuole con i loro cortili asfaltati potrebbero essere luoghi eccellenti. E difatti 9 scuole, 1 centro sportivo, 2 parrocchie, 1 area feste sono già in lista per accogliere quest’anno le giuste piante.

Il 20/22 novembre, festa dell’albero potrebbe, quindi, essere il momento giusto per presentare altre proposte: si facciano avanti anche i cittadini e le associazioni.