Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Pollinate the Planet, salvare le api adottando un alveare.

2021-05-20 13:52:09

Oggi è la giornata mondiale delle api e molte aziende si sono fatte paladine della salvaguardia di questi esseri fondamentali per la sopravvivenza della

Terra e la tutela dell'ambiente.


Le api, secondo una stima della Fao sono responsabili dell’80% della produzione di frutta e verdura e del 50% della biodiversità del mondo: la loro tutela significa tutelare il Pianeta stesso. Ecco l’obiettivo di Pollinate the Planet Se le api sparissero dalla Terra resterebbe poco tempo anche per gli umani. Una ricchezza messa a dura prova a causa dei cambiamenti climatici, dell’uso di pesticidi e per colpa di parassiti e malattie: la riduzione delle colonie di api è una vera e propria emergenza.
Uno studio della Radboud University e della Entomological Society Krefeld ha infatti evidenziato come gli insetti impollinatori, in quasi 30 anni, siano diminuiti del 70%. Questo ha comportato nell’ultimo anno nel nostro Paese, secondo i dati diffusi da Coldiretti, un dimezzamento della produzione di miele. Da qui nasce l’iniziativa della startup agritech 3Bee, che sviluppa sistemi intelligenti di monitoraggio e diagnostica per la salute delle api, fondata da Niccolò Calandri e Riccardo Balzaretti, che ha deciso di tutelare le api attraverso il progetto Pollinate the Planet. Attraverso l’applicazione di tecnologie innovative come l’IoT, l’intelligenza artificiale e il machine learning, 3Bee vuole incentivare la riscoperta dell’utilità delle api per la nostra agricoltura e la crescita della popolazione, facendo aumentare anche la produzione di miele. Il programma di Corporate Social Responsibility Pollinate the Planet nasce per incentivare le aziende a offrire ai propri dipendenti, stakeholder o clienti la possibilità di adottare un alveare e contribuire a salvare il Pianeta: “sono circa 50 le aziende con cui lavoriamo, sia piccole imprese che grossi brand di tutti i settori: industria alimentare, cosmesi, aziende farmaceutiche, banche, assicurazioni, multiutilities, aziende di moda, design, studi legali e aziende di trasporti e riciclaggio” ha dichiarato Niccolò Calandri, ceo di 3Bee.
 Gli apicoltori vengono dotati di sistemi IoT di monitoraggio e del supporto tecnico necessario al loro corretto e migliore utilizzo. Gli alveari vengono fotografati, geolocalizzati e monitorati h24 da 3bee e dall’azienda promotrice del progetto grazie all’app di monitoraggio da remoto. L’azienda può decidere di regalare un alveare a ciascun dipendente o agli stakeholder. Ciascuno di loro potrà accedere alla piattaforma online, scegliere la tipologia di miele, l’apicoltore che si prenderà cura delle api, la quantità di fiori che vogliono impollinare, la biodiversità che vogliono creare e potrà seguire online l’evoluzione. Infine, al termine della stagione apistica, potrà ricevere il miele 100% artigianale prodotto dalle sue api. È possibile, inoltre, organizzare anche esperienze in apiario per conoscere il mestiere dell’apicoltore e vedere da vicino le diverse fasi di impollinazione e produzione del miele. La responsabilità sociale è un fenomeno sempre più diffuso e apprezzato soprattutto quando le buone pratiche vengono condivise con i dipendenti e si integrano con il business. Secondo l’VIII Rapporto di indagine sull’impegno sociale delle aziende in Italia a cura dell’Osservatorio Socialis, infatti, il numero delle imprese con più di 80/100 dipendenti che dichiara di impegnarsi in iniziative di responsabilità sociale sfiora l’85%, con un investimento totale di quasi 1 miliardo e mezzo di euro (1,412 mld). Ecco perché Pollinate the Planet si adatta bene a questa crescente sensibilità; è un programma dal forte impatto sociale e ambientale, che consente a tutti di contribuire al raggiungimento di 10 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile stabiliti dal Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite per proteggere il Pianeta e garantire prosperità per tutti. 3Bee conta oggi su una rete di 2.000 apicoltori in tutta Italia in cui ha installato i propri sensori ed è riuscita a coinvolgere circa 10.000 adottatori.


fonte greenplanner