Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Piacenza....la città dei Farnese

2020-01-23 21:58:28

Piacenza si raggiunge facilmente da Milano e si visita in un weekend. La prima delle province dell’Emilia Romagna Piacenza è terra di passo, scriveva Leonardo da Vinci nel suo Codice Atlantico. In effetti da qui sono passati pellegrini, Papi, principi, avventurieri e poeti, santi e templari....

Ma fu solo con i Farnese, nel 1500, che questa antica colonia romana vicina al Po divenne la città ricca, potente e bella che ancora oggi possiamo ammirare. Piazza Cavalli è il cuore di Piacenza: è obbligatorio passare di qui anche se si resta in città solo per qualche ora. Prende il nome dai due cavalli in bronzo che rappresentano Alessandro Farnese e suo figlio Ranuccio. I cavalli furono fusi dallo scultore toscano Francesco Mochi intorno al 1612 per volontà di Ranuccio che voleva ricordare suo padre e anche aggraziarsi i favori dei piacentini che non l’amavano molto.

La statua di Ranuccio guarda a destra, verso il Palazzo Gotico ed è raffigurato in costume romano mentre della statua del padre Alessandro colpisce lo straordinario dinamismo rappresentato dal mantello e dalla gualdrappa gonfiati dal vento. Sui basamenti in marmo bianco di Carrara ci sono i bassorilievi in bronzo con le Allegorie della pace e del Buon Governo (Ranuccio) e l’incontro ad Anversa tra Alessandro e gli ambasciatori inglesi. L’altro simbolo della piazza è il Palazzo Gotico, con la base in marmo rosso di Verona e la parte alta in cotto. Fu voluto nel 1281 dal signore di Piacenza Alberto Scoto, capo dei mercanti, come luogo del potere politico. Ha la struttura tipica dei palazzo del comune del Nord Italia: il porticato basso per le adunanze popolari, la balconata da cui parlava il potere, le grande finestre per dare luce all’unico salone superiore dove si riunivano le assemblee politiche. Nel corso dei secoli il palazzo è stato usato come magazzino e teatro. Qui nel 1351 fu ospitato Petrarca.