Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Giornata Mondiale degli Oceani

2020-06-08 17:48:34

Oggi 8 giugno 2020 è la Giornata Mondiale degli Oceani che fu istituita nel 1992. In tale giorno cade l’Anniversario della Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro. Come ricorda l’ISPRA sul suo sito: “ Costituisce l’occasione per riflettere sui benefici che gli oceani sono in....

grado di fornirci e il dovere che incombe su ogni individuo e sulla collettività di interagire con gli oceani in modo sostenibile, affinché siano soddisfatte le attuali esigenze, senza compromettere quelle delle generazioni future”.


L’Italia aderisce alla #30by30.
Si tratta di una iniziativa lanciata nel Regno Unito, che punta a tutelare il 30% dei mari di tutto il mondo entro il 2030. A dichiararlo è il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, in occasione di questa giornata.

La tutela avverrà tramite la creazione di una rete di aree marine protette. Un progetto che tutelerà le specie ittiche e la biodiversità, e contribuirà anche a contenere i cambiamenti climatici. Come ha sottolineato Sergio Costa:

Eppure, appena l’1,27% del Mediterraneo è effettivamente protetto mentre i maggiori scienziati del mondo concordano sul fatto che almeno il 30% del mare dovrebbe essere tutelato. Le analisi economiche del Wwf 2020 mostrano che tutti i sette principali settori marittimi – dal trasporto marittimo all’acquacoltura, dalla nautica da diporto alla pesca ricreativa e su piccola scala – si basano o competono su aree marine chiave, lasciandole in uno stato di grave esaurimento. L’Italia è uno dei paesi più ricchi in Europa e nel Mediterraneo in termini di biodiversità anche marina che forniscono un capitale naturale elevatissimo: il sequestro del carbonio fornito dai nostri mari vale tra i 9,7 e i 129 milioni di euro l’anno, mentre la funzione protettiva delle praterie marine di posidonia contro l’erosione costiera ha un valore stimato circa 83 milioni di euro l’anno. “Nel Mediterraneo – sottolinea il Wwf – i servizi ecosistemici sono a forte rischio: il 33% degli habitat marini italiani di interesse comunitario, tra cui praterie di posidonia, foreste di macroalghe e coralligene, presentano uno stato di conservazione inadeguato”. Questo, spiegano gli esperti dell’associazione ambientalista “a causa delle elevate pressioni cui sono soggetti mari e coste italiani”. Nel 2015 l’Italia era al terzo posto in Europa per volume di traffico merci via mare e al primo per numero di passeggeri, la prima destinazione crocieristica d’Europa, con 700 porti, una flotta di pesca tra le più grandi in Europa e un settore di acquacoltura in fortissima espansione.