Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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È morta Raffaella Carrà, icona della tv italiana.

2021-07-05 17:54:42

L'artista aveva 78 anni. Si è spenta alle 16.20 di oggi, dopo una malattia di cui nulla era trapelato. Mattarella: "Artista popolare, amata e apprezzata".

 È morta Raffaella Carrà. L'artista aveva 78 anni. "Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre". Con queste parole Sergio Japino, suo compagno per lunghissimo tempo, ha dato l'annuncio unendosi al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti.
Raffaella Carrà si è spenta alle ore 16.20 di oggi, dopo una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di straripante energia. Una forza inarrestabile la sua, che l'ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all'ultimo non l'ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. L'ennesimo gesto d'amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l'affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei. Donna fuori dal comune eppure dotata di spiazzante semplicità, non aveva avuto figli ma di figli - diceva sempre lei - ne aveva a migliaia, come i 150mila fatti adottare a distanza grazie ad Amore, il programma che più di tutti le era rimasto nel cuore.Le esequie saranno definite a breve. Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un'urna per contenere le sue ceneri. Nell'ora più triste, sempre unica e inimitabile, come la sua travolgente risata.

La biografia della prima showgirl

Nata a Bologna il 18 giugno 1943 come Raffaella Maria Roberta Pelloni, la ballerina e cantante Raffaella Carrà, dopo il debutto in televisione in Tempo di danza (1961), al fianco di Lelio Luttazzi, e nella commedia musicale Scaramouche (1965), nel 1970 approdò a Canzonissima, divenendo nota al grande pubblico. Fu così che la Carrà divenne la prima showgirl del piccolo schermo in bianco e nero.
Ballerina, cantante, attrice, conduttrice e autrice: sapeva fare tutto. E faceva tutto bene. Era la regina della televisione italiana, e probabilmente lo sarà per lungo tempo. Provocatrice e rassicurante al tempo stesso ha saputo farsi amare da intere generazioni di italiani, riuscendo ad ottenere l'elogio del Britannico Guardian: "Ha insegnato all'Europa la gioia del sesso".
Dopo gli esordi, giovanissima, nel cinema, la sua carriera spicca il volo sul piccolo schermo negli anni Settanta. L'esordio è con Io, Agata e tu, nel quale 'Raffa' lancia per la prima volta il suo nuovo stile di showgirl, diverso rispetto alle colleghe dell'epoca. Ma è nello stesso anno, con Canzonissima insieme a Corrado, che raggiunge la popolarità creando scalpore per il suo abbigliamento "scandaloso", simbolo di una rivoluzione nei costumi sociali.

Il primo ombelico in tv

Il 9 ottobre 1971, quando insieme a Corrado aprì la nona edizione di "Canzonissima", la gara di musica leggera del sabato sera del canale nazionale della Rai, la showgirl indossò uno stringente abito che scopriva l'ombelico: era la prima volta che questo accadeva in tv. Il clamore per quella audace abbigliamento fu straordinario e al tempo stesso controverso: per giorni le cronache non parlarono che di quell'ombelico e le polemiche furono infinite.

Il caso Tuca tuca

Ma la vicenda fu ben presto surclassata da altro clamore, perchè Raffaella di lì a poco avrebbe ballato e cantato il Tuca tuca. Non solo entrò in scena con l'ombelico scoperto ma con il ballerino Enzo Paolo Turchi si toccavano reciprocamente la testa, le spalle, i fianchi e le gambe. Fu il finimondo tra i benpensanti.
Il brano scritto da Gianni Boncompagni e Berto Pisano, spaventò i dirigenti della Rai che costrinsero la showgirl e il ballerino ad esibirsi quasi girati di tre quarti. Il brano ebbe un successo clamoroso ma solo dopo che la celebre coreografia fu riproposta in un'irresistibile versione con Alberto Sordi. 'Raffa' fu consacrata definitivamente come ospite fissa nelle case degli italiani ed entra nella storia del costume del nostro Paese e non solo: nel 2012 Madonna, nel suo MDNA Tour, ripropose un balletto praticamente identico.

Il successo discografico

Sono pochi i cantanti italiani che possono vantare un successo discografico simile al suo, valutato oggi in decine di milioni di copie vendute con remix firmati dai dj più famosi. Già nel 1970 Ma che musica maestro, sigla di Canzonissima, aveva spopolato nelle classifiche. Gli anni 70 sono stati la sua age d'or: conduce Milleluci al fianco di Mina, creando una delle coppie televisive più esplosive della nostra tv, anche se si parlò di un'accesa rivalità, nonostante i memorabili duetti e soprattutto pubblica il brano che ancora oggi la rappresenta nel mondo: Rumore, uno dei primi esempi di disco music all'italiana che ha venduto 10 milioni di copie, è stato pubblicato in spagnolo, inglese e francese e rimixato innumerevoli volte.
Proprio quel successo la porta, nella seconda metà degli anni 70 a girare il mondo come cantante: è proprio in quegli anni che Raffaella diventa una super star in Europa e in tutto il mondo latino. Escono anche FiestaForte, Forte, forte e soprattutto A Far l'amore comincia tu, un clamoroso successo mondiale da 20 milioni di copie che l'ha portata ad esibirsi anche a Top of The Pops, il più celebre programma di classifiche della tv inglese.

Ancora tanta tv

Gli anni Ottanta sono quelli di Fantastico con Corrado, Gigi Sabani e Renato Zero: una media di 25 milioni di spettatori a puntata ad ascoltare la sua sigla di apertura Ballo ballo. È anche il periodo in cui nasce il sodalizio professionale (e sentimentale) con Gianni Boncompagni, che la accompagnerà per tutta la sua carriera. Sempre nello stesso periodo arriva Pronto, Raffaella?con il gioco simbolo che chiedeva agli spettatori di indovinare il numero dei fagioli all'interno di un contenitore.
Dopo un brevissimo periodo, di due anni, in Fininvest, Raffaella torna a 'casa' in Rai negli anni Novanta dove raccoglie di nuovo successi straordinari con Carramba! Che sorpresa, inventato insieme a Sergio Japino e nel quale Raffaella coinvolgeva in diretta gli ospiti e il pubblico in sala in sorprese e incontri inaspettati con persone care che non vedevano da molto tempo, architettati insieme a un complice. Il tutto alternato a momenti di spettacolo e la presenza di grandi ospiti, italiani e internazionali.
Poi ancora tanta televisione, non solo in Italia ma anche in Spagna, dove rimane per quattro anni diventando una delle donne più amate della televisione grazie, anche, al suo Hola Raffaella. Poi il ritorno in Italia nel 1995 riproponendosi con successo in Carramba! Che sorpresa (1995-97 e 2002), trasmissione ispirata al varietà britannico Surprise, surprise.
Ha quindi continuato a raccogliere consensi presentando Carramba! Che fortuna (1998-2000 e 2008) e Segreti e bugie (1999), sempre su Raiuno.
Una sola volta fu alla conduzione del Festival di Sanremo, nel 2001, affiancata da Piero Chiambretti, Enrico Papi, Megan Gale e Massimo Ceccherini. Nel 2004 il programma Sogni, mentre dedicato alle adozioni a distanza è stato Amore del 2006.
Nel 2007 è uscito Raffica Carrà, raccolta videomusicale delle numerose sigle televisive che ha interpretato.

Icona gay

Nel 2011, quando da tempo era diventata un'icona del mondo gay (nel 2017 ha ricevuto il premio Icona Gay Mondiale), il brano A Far l'amore comincia tu è stato rimixato da Bob Sinclair, ridandogli una popolarità internazionale tanto da essere scelto come inno del Gay Pride di quell'anno. E Paolo Sorrentino l'ha inserito nella colonna sonora della Grande Bellezza.
Al di là del fatto che ha pubblicato album fino al 2018, l'ultimo è una raccolta natalizia, le sue canzoni hanno continuato a girare per il mondo. Tiziano Ferro le ha dedicato E Raffaella è mia, chiamandola ad essere protagonista del videoclip della canzone. "Mi sono svegliato stamattina e mi fa star male pensare all'ultima volta che abbiamo riso come matti", scrive il cantante in un post.

L'anno scorso è uscito Explota explota, un film spagnolo di Nancho Alvarezbasato sulle canzoni di Raffaella Carrà che appare anche in un cameo.

Di nuovo in tv

Nel 2013 è tornata sul piccolo schermo su Raidue come coach del talent show The Voice of Italy ed è uscito il suo ultimo album Replay.
Nel 2015 ha condotto su Raiuno il talent show Forte forte forte e ha interrotto la sua partecipazione a The Voice of Italy, ripresa l'anno successivo. Del 2019 è il suo ultimo programma A raccontare comincia tusu Raitre: una serie di interviste a personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport.
Recentemente si era parlato di un suo possibile ritorno in Rai, ma non c'erano più state notizie. E oggi se ne è scoperto il motivo: Raffaella stava lottando con una malattia che l'ha tenuta lontana dalla televisione e che ora ce l'ha portata via.


fonte repubblica.it