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Cosa mangiare con l’influenza
L’influenza è una condizione patologica acuta di natura virale (virus influenzali A, B e C della famiglia Orthomyxovirus) che interessa le vie respiratorie.Si tratta di una malattia stagionale, più frequente in inverno , che si caratterizza per il rapido esordio (1-2 giorni di incubazione), l’alta..
contagiosità e la capacità di colpire indistintamente uomini e donne di tutte le età. La sua rapida diffusione, la possibilità di complicanze gravi per alcune persone, in particolare i bambini, gli anziani e chi soffre di malattie croniche, i costi di gestione e trattamento e quelli sociali (es. giorni lavorativi persi, minor produttività, etc.) rendono l’influenza un problema di notevole entità.
Sintomi, diagnosi e terapia dell’influenza
I principali segni e sintomi di questa fastidiosa malattia virale sono:
- febbre , spesso accompagnata da brividi
- debolezza e spossatezza , senso di malessere
- astenia
- dolori muscolari e articolari
- mal di testa
- mal di gola
- tosse secca
- raffreddore (congestione nasale)
Generalmente l’influenza ha un decorso di 5-7 giorni , trascorsi i quali tende a regredire spontaneamente. Per la sua diagnosi, di solito, è sufficiente una visita dal proprio medico curante che potrebbe prescrivere alcuni farmaci analgesici e/o antipiretici .
Alimentazione per influenza:
L’importante effetto svolto dalla dieta può fare la differenza, prima e durante, sull’incidenza, l’impatto e il decorso delle forme influenzali. Per proteggersi occorre soprattutto:
- Aumentare il consumo di alimenti ricchi di vitamine , specialmente la C e la E. È bene sottolineare che la vitamina C è soggetta a degradazione per instabilità al calore e all’ossigeno, quindi frutta e verdura ricche di questa vitamina andrebbero conservate in luoghi chiusi, non esposti alla luce solare diretta e, una volta cominciate, vanno consumate subito (es. spremute o estratti freschi fatti e bevuti al momento). Per quanto riguarda la verdura, in particolare, bisogna prediligere la cottura a vapore poiché è l’unica in grado di conservare una buona quantità delle vitamine e dei sali minerali presenti nei vegetali freschi.
- Consumare alimenti che contengono minerali come ferro, zinco e selenio. Nel Grana Padano DOP, per esempio, vi sono ottime quantità di zinco e selenio , minerali che svolgono una funzione antiossidante e protettiva dell’organismo.
- Garantire una corretta idratazione quotidiana(almeno 2 L al giorno) per reintegrare i liquidi persi a causa della sudorazione data dalle alte temperature febbrili.
- Introdurre la giusta quantità di calorie giornaliere per aiutare il sistema immunitario a fronteggiare meglio il virus.
Cosa mangiare con l’influenza
- Frutta fresca, in particolare quella ricca di vitamina C come kiwi e agrumi (arance, pompelmi, mandarini, etc.), ma anche fragole .
- Verdura, da consumare preferibilmente cruda oppure cotta al vapore. Preferire soprattutto pomodori e peperoni crudi (più ricchi di vitamina C), broccoli , cavolfiore, cavolo cappuccio e tutte le brassicacee in generale, spinaci e rucola. Bisogna consumare almeno una porzione di verdura a pasto, cercando di variare spesso i colori. È possibile mangiare le verdure anche sotto forma di minestroni, passati o vellutate con aggiunta di pasta o riso o legumi oppure patate, da condire con un filo d’ olio EVO a crudo e una spolverata di grana.
- Frutta secca a guscio come noci , nocciole, mandorle e pistacchi, in quanto ricca di vitamine, minerali importanti come zinco , magnesio e potassio e grassi “buoni” come gli Omega-3. La frutta secca può essere consumata al naturale (un pugnetto, 20-25 g circa), oppure può essere aggiunta alle insalatone o allo yogurt.
- Latte e derivati (yogurt, formaggi freschi e stagionati). Un’ottima abitudine è bere una tazza di latte a colazione oppure consumare un vasetto di yogurt a merenda. Un paio di volte a settimana, come secondo piatto al posto di carne o uova, si possono consumare 50-60 grammi di grana.
- Carne, sia rossa che bianca , scegliendo tra i tagli più magri e privata del grasso visibile. Il pollame va consumato preferibilmente senza la pelle.
- Pesce , sia fresco che surgelato, poiché ricco di zinco che aiuta a combattere le infezioni. Va consumato almeno tre volte a settimana, scegliendo preferibilmente quello azzurro (sardine, palamita, aringa, acciughe, sgombro, etc.) e il salmone per il maggior contenuto di Omega-3.
- Legumi come ceci, fagioli, fave, piselli, lenticchie , etc., che apportano molte proteine vegetali , vitamine, sali minerali come il ferro, fibre e hanno un basso indice glicemico. I legumi vanno mangiati almeno due volte a settimana, molto più spesso per chi non consuma prodotti animali. Per evitare o limitare il meteorismo è consigliabile consumarli passati.
- Cereali (pasta, pane, riso, farro, orzo, etc.) preferibilmente integrali , in quanto più ricchi di zinco, da consumare alternandoli a quelli raffinati (proporzione 50/50).
- Acqua, almeno 2 litri al giorno . Consigliate le bevande calde come tè, caffè americano, caffè d’orzo, tisane ed infusi preferibilmente non zuccherati, utili per idratarsi e riscaldarsi. Nelle ore serali è meglio bere il tè deteinato, il caffè decaffeinato o d’orzo.