Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Animali a rischio estinzione

2019-07-01 20:37:28

L’azione dell’uomo sulla Terra sta mettendo molte specie a serio rischio di estinzione, non solo animali ma anche vegetali. Secondo le stime ufficiali, circa due milioni di specie faticherebbero a sopravvivere, ma le cifre potrebbero risultare drasticamente più alte. Leggi qui per saperne di più

YNon solo l’avanzare dell’urbanizzazione e quindi la desertificazione dei territori e degli habitat naturali: la vita di questi esemplari è a rischio anche a causa dell’inquinamento, del bracconaggio e del relativo commercio illegale, quindi dei cambiamenti climatici che sconvolgono la loro esistenza. Preservare la sopravvivenza di tutte le specie è fondamentale per l’equilibrio e la vita dello stesso Pianeta.

Corallo

Parte attiva delle barriere naturali marine, il corallo lentamente sta scomparendo, proprio a causa della continua presenza dell’uomo e dell’inquinamento prodotto che sta stravolgendo il pH dei mari. Un’altra problematica è data dal continuo surriscaldamento globale, molto pericoloso per lo stesso corallo, che si vede costretto ad espellere le alghe presenti nella sua struttura giungendo così a una lenta morte.

Storione ladamo

Noto anche come beluga, è un pesce tipico del Mar Caspio e Mar Nero molto ambito per le sue uova, ovvero il caviale. La pesca indiscriminata ne sta minando la sopravvivenza, come l’inquinamento delle aree dove vive.


Ippopotamo

L’ippopotamo è un erbivoro amante dell’acqua: solitamente placido, può cambiare atteggiamento se si sente in pericolo. Nonostante non rischi seriamente l’estinzione, questo mammifero subisce l’avanzare serrato della desertificazione che sta stravolgendo le sue abitudini, oltre all’ingerenza umana in grado di ridurre il suo habitat. I suoi denti di puro avorio sono molto ambiti dai bracconieri e questo lo trasforma in una preda del commercio illegale.

Scimmie

Anche le scimmie sono a rischio estinzione: un esempio il tamarino calvo, che subisce l’avanzare dell’urbanizzazione umana, ma anche il rinopiteco bruno vittima della deforestazione. L’orango del Borneo, così simile all’uomo, ha visto un dimezzamento di presenze a causa dello stravolgimento del suo habitat destinato alla coltivazione di palma da olio. Oltre ad essere una vittima ambita del commercio illegale, come animale da compagnia ma anche come souvenir: il suo teschio è un articolo molto richiesto.


Leopardo delle nevi

Il numero di esemplari presenti è molto basso e questo ha inserito il leopardo delle nevi nella lista rossa degli animali a rischio estinzione. La sua indole discreta e riservata gli ha fatto guadagnare la nomea di fantasma delle nevi, ma questo non gli ha permesso di mettersi in salvo dal bracconaggio o dal cambiamento climatico.


Gaviale del Gange

È un coccodrillo tipico delle aree dei grandi fiumi dell’India, ma la sua è una presenza che si sta riducendo a vista d’occhio, sia per l’inquinamento delle acque che per la caccia indiscriminata, sempre legata alla superstizione tipica della medicina cinese.


Lucciole

Insetto affascinante tipico delle prime sere della bella stagione, da qualche anno, le lucciole appaiono con minore frequenza. Un segnale allarmante e conseguenza diretta della presenza umana, dell’inquinamento delle acque e degli habitat dove amano vivere, spesso aree umide e molto pulite. L’utilizzo di pesticidi e l’inquinamento luminoso cittadino ha stravolto la loro quotidianità, costringendo le poche superstiti a spingersi in zone molto isolate ma sicuramente più tranquille.


Rinoceronte bianco settentrionale

È una sottospecie della famiglia del rinoceronte bianco, nota con il nome di Ceratotherium simum cottoni o rinoceronte bianco settentrionale, quasi del tutto estinta per mano umana e del bracconaggio selvaggio.


Dodo

Simbolo dell’estinzione è proprio questo particolare pennuto noto come dodo, che deve il suo nome ai primi coloni portoghesi (doudo o doido, che significa sempliciotto) che attraccarono invadendo la sua casa, ovvero le isole Mauritius nell’oceano Indiano. Impossibilitato a volare era preda facile dell’uomo che nell’arco di un secolo decretò la sua completa estinzione, ma in particolare da parte dei predatori da lui importati come topi, cervi, suini e cani, che lo cacciarono e depredarono le sue riserve di cibo.

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