Rob TheGreat

TU HAI GIÁ DENTRO DI TE IL POTERE DI FARE TUTTO CIÓ CHE DESIDERI

2019-09-17 03:53:45

Un parallelo forse un po' audace: da "Il mago di Oz" alla pscicoterapia  orientata alle risorse

Tutti conosciamo "Il mago di Oz" e ricordiamo la storia di Dorothy e dei suoi compagni di viaggio, che avevano tutti qualcosa in comune: lo Spaventapasseri, l'Uomo di Latta e il Leone erano dominati dalla ferma convinzione che a ciascuno di loro mancasse una qualità importante, fondamentale, ed erano certi che proprio la mancanza di questa precisa qualità impedisse loro di vivere appieno la loro vita. 


Come alcuni di noi, quando decidiamo di rivolgerci ad uno pscicoterapeuta o ad un esperto e continuiamo a ripetere le convinzioni negative che abbiamo elaborato riguardo a noi stessi.
Ad esempio: "Ho fallito perché sono uno stupido, sono senza cervello" assomiglia molto a "Lo stagnino ha dimenticato di darmi un cuore" ripetuto dall'Uomo di Latta.

In questi casi a volte pensiamo che i nostri problemi potranno essere risolti se consultiamo un esperto.

Questo "esperto" nella storia presa in esame è il Mago di Oz, che a mio parere si rivela essere una sorta di "pscicoterapeuta orientato alle risorse".

Egli caccia via i personaggi della nostra storia dicendo loro di ritornare da lui solo se saranno in grado di portargli la scopa magica della perfida Strega dell'Ovest.


E qui entra in gioco il lavoro della terapia:
la sfida lanciata dal mago si trasforma in una prova per il cervello, il cuore e il coraggio che i tre personaggi affermavano di non possedere.


Mentre la storia si avvicina al finale, il Mago dice a Dorothy qualcosa che all'inizio sembra quasi crudele: “Tu non hai piú bisogno di essere aiutata. Tu hai sempre avuto il potere di tornare a casa, in Kansas”.
Lo Spaventapasseri si adira: “Perché non glielo hai detto prima?”
Non mi avrebbe creduto" risponde il Mago "Doveva impararlo da sola".

L' EMDR

Forse perché "Il Mago di Oz" è in realtà il racconto di un lungo sogno, io ci vedo una correlazione con l' EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) che, secondo alcuni, potrebbe derivare i suoi benefici dall'imitazione della funzione di ordinamento adattivo della memoria tipica del sonno REM.


Originariamente una tecnica costruita intorno ai movinenti oculari, l'EMDR nel tempo si è evoluto in una forma di pscicoterapia vera e propria riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale per la Sanitá, utile non solo per affrontare singoli eventi traumatici (come ad esempio restare feriti in combattimento o sopravvivere ad un terremoto) ma anche nel caso di traumi cronici, quali un'infanzia di abusi o di abbandono.

L' EMDR fu studiato da Francine Shapiro, deceduta lo scorso giugno.
Il New York Times ha terminato il suo necrologio citando una sua descrizione della terapia orientata alle risorse: 

Molte persone diventano terapisti pensando di avere tutte le risposte e si preparano a dire ai pazienti che cosa fare. Con l'EMDR è importante sviluppare un salutare rispetto per il potenziale di auto-guarigione delle persone e imparare ad essere un 'facilitatore' di questa guarigione".



Per me è stato immediato, leggendo queste parole, pensare alla "morale della favola" del Mago di Oz: 

un racconto semplice, ambientato in paesaggi fantastici, che trasmette messaggi importanti, quali la capacità di credere in se stessi, di valorizzare le proprie abilità, e l'importanza dell’amicizia e dell’affrontare le difficoltà insieme.