Rob TheGreat

Come essere felici quando le cose vanno male

2019-08-16 16:30:33

... Nell' estate 2010, Rachelle Friedman si stava preparando per uno dei piú bei periodi della sua vita. Si era da poco fidanzata e si stava godendo la sua festa di addio al nubilato, circondata dai suoi migliori amici. ...

Rachelle e i suoi amici stavano trascorrendo la giornata in piscina quando uno di loro per gioco la spinse in acqua dalla parte meno profonda della piscina.


Rachelle galleggió lentamente fino al bordo della piscina finché il suo viso riemerse

Fu immediatamente chiaro che c'era qualcosa che non andava.
“Non sto scherzando" disse.


La sua testa aveva sbattuto contro il fondo della piscina e si era rotta due vertebre.
In particolare, la frattura della vertebra C6 aveva leso il midollo spinale e l'aveva resa invalida, completamente paralizzata dal torace in giú.

Non avrebbe mai piú camminato.



Siamo cosí felici ... !

Un anno dopo Rachelle Friedman divenne Rachelle Chapman con il matrimonio.


Decise di condividere alcuni dei suoi pensieri riguardo a tutta questa esperienza durante un' intervista online nel 2013.

Incominció raccontando delle sfide che aveva dovuto affrontare, e questo tutti ce lo possiamo aspettare: quanto fu difficile trovare un lavoro che potesse essere compatibile con la sua disabilità fisica, e quanto fu difficile convivere con il dolore ai nervi.


Ma Rachelle diede anche una serie di risposte sorprendenti.


Ad esempio, quando le fu chiesto se per lei le cose fossero cambiate in peggio dopo l'incidente, rispose: "Sono cambiate, ma non posso dire che siano cambiate in modo del tutto negativo.".


Poi, quando le fu chiesto del rapporto con suo marito, disse: "Credo che siamo cosí felici perché la mia ferita sarebbe potuta essere peggiore."



Come è possibile essere felici quando tutto sembra andare male ?

Per come si é evoluta, la situazione di Rachelle puó rivelare molto di come il nostro cervello risponde ad eventi traumatici e su che cosa in realtà ci rende felici.



La sorprendente veritá riguardo alla felicitá

Molto spesso noi "calcoliamo male" il modo in cui le diverse situazioni possano renderci felici o infelici, e ignoriamo quelli che sembrano essere dei "controsensi" riguardo a come possiamo sentirci felici.


Una delle scoperte piú sorprendenti e interessanti della ricerca in questo campo è che situazioni estreme e ineluttabili spesso producono una risposta dal nostro cervello che aumenta la positività e la felicità. 


Ad esempio, immagina che la tua casa venga distrutta da un terrenoto o che a causa di un incidente d'auto tu perda una gamba.
Quando viene chiesto alle persone di descrivere l'impatto che un evento del genere avrebbe sulla loro vita, la maggior parte di loro parla di quanto sarebbe devastante.
Qualcuno dice addirittura che preferirebbe essere morto nell'incidente piuttosto che non camminare piú.


Ma ció che i ricercatori hanno scoperto è che in realtà quando una persona subisce un evento traumatico come vivere l'esperienza di un terrenoto o diventare paraplegica i suoi"livelli di felicità" sei mesi dopo l'evento sono quasi pari a quelli del giorno precedente il trauma.



Come è possibile ?


Il pregiudizo sull'impatto (impact bias)


Gli eventi traumatici tendono ad innescare quello che alcuni ricercatori chiamano il nostro "sistema immunitario psicologico".


Il nostro sistema immunitario psicologico promuove l'abilità del nostro cervello di elaborare una prospettiva positiva da una situazione ineluttabile. 


È esattamente l'opposto di ció che ci aspetteremmo quando immaginiamo un evento del genere.


Molto spesso non siamo consapevoli del fatto che è molto piú probabile che le nostre difese vengano attivate da una sofferenza grave, molto intensa piuttosto che da una leggera, superficiale.

Di conseguenza spesso facciamo previsioni sbagliate su quali sarebbero le nostre reazioni emotive ad eventi negativi o "disgrazie" di varie entità. 


Questo meccanismo funziona in modo simile in caso di eventi estremamente positivi.


Ad esempio, prova ad immaginare come ti sentiresti se vincessi al SuperEnalotto.


Molte persone ritengono che vincere una lotteria porterebbe immediatamente una felicitá di lunga durata, ma numerose ricerche hanno evidenziato l'opposto.


In uno studio divenuto celebre pubblicato dai ricercatori della Northwestern University nel 1978 fu rilevato che i "livelli di felicità" dei paraplegici e dei vincitori di lotterie erano essenzialmente gli stessi entro un anno dall' evento in esame, tragico per i primi, fortunato per i secondi.


Hai letto bene: una persona vince una somma di denaro tale da poterle cambiare la vita e un'altra persona perde un arto e nell'arco di un anno le due persone sono ugualmente felici.



Noi abbiamo una forte tendenza a sopravvalutare l'impatto che eventi estremi potranno avere sulla nostra vita: eventi estremamente positivi ed estremamente negativi non influenzano in realtà i nostri livelli di felicità a lungo termine tanto quanto pensiamo e nel modo che siamo abituati a pensare.


I ricercatori definiscono questo fenomeno "pregiudizio sull'impatto" (the impact bias) perché tendiamo a sovrastimare la durata o l'intensità della felicitá che eventi rilevanti e "grandiosi" potranno creare.


Il pregiudizo di impatto è un esempio di previsione affettiva, rappresenta un fenomeno psico-sociale che concerne la nostra abilità di esseri umani, spesso terribilmente inefficace, di prevedere i nostri futuri stati emotivi.


Come essere felici: dove andiamo da qui ?

C'è un concetto fondamentale che possiamo ricavare da tutto quanto detto sopra e dal "pregiudizio d'impatto, e che secondo me dovremmo tenere bene a mente riguardo a come essere felici.


Noi abbiamo la tendenza a focalizzarci sulla "cosa che cambia" e a dimenticare tutte quelle che non cambiano.


Scriveva il filosofo greco Epitteto: "Diventare zoppo è un impedimento per la tua gamba, non per la tua volontà.".


Noi sovrastimiamo la misura in cui eventi negativi potrebbero danneggiare la nostra vita esattamente per la stessa ragione per cui sopravvalutiano la misura in cui eventi positivi potrebbero aiutarla.


Noi ci focalizziamo sulla cosa che accade (ad esempio perdere una gamba) ma ci dimentichiano di tutte le altre esperienze della vita:
scrivere una lettera ad un amico, guardare una partita di calcio in TV, leggere un libro, assaporare un ottimo pasto ...
Questi sono tutti "pezzi di vita" che noi possiamo godere e assaporare con o senza una gamba.


I problemi legati alla mobilità rappresentano solo una piccola parte delle esperienze a tua disposizione nella vita.
Gli eventi negativi possono creare difficoltà in settori specifici, relativi alla capacità perduta, ma le possibilità dell' esperienza umana sono ampie e varie.


C'è tanto spazio per la felicità nella vita che puó sembrare cosí lontano e indesiderabile per la tua attuale immaginazione ... . 😉