Rob TheGreat

A volte ti lasci intrappolare dai pensieri negativi?

2019-09-30 08:09:33

Impara a conoscere, e quindi a riconoscere, queste "trappole mentali": sará piú facile liberartene! 😊

Tutti noi abbiamo un costante flusso di pensieri che attraversa la nostra mente: molti di essi sono"neutri", alcuni piacevoli.

I pensieri dei quali tratteró in questo articolo sono quelli che alcuni psicologi chiamano "pensieri negativi automatici" e che possono portate ad infilarci in "trappole" di pensieri negativi.


I pensieri negativi non sono di per se stessi un problema; il problema è il potere che noi diamo loro.


Tu puoi scegliere se credere ai tuoi pensieri negativi, trattandoli come se fossero fatti inoppugnabili e procedere nella vita intrappolato nella loro morsa.

Oppure puoi scegliere di percepire un pensiero negativo nello stesso modo in cui consideri i milioni di sensazioni passeggere, giudizi affrettati e altri spunti che attraversano la tua mente ogni giorno.  
Questi pensieri sono informazioni, certamente, ma non sono verità assolute.


Per aiutarti a riconoscere e a destrutturare i pensieri negativi vediamo i diversi modi in cui queste vere e proprie "trappole mentali" entrano in azione.


Prendiamo ad esempio la storia di Anna, una donna di circa 40 anni che sogna di tornare all'universitá per prendere la laurea che non ha potuto conseguire anni addietro, ma che non riesce a scrollarsi di dosso i dubbi che la opprimono.




"Se ritorno all'universitá tutti i diciottenni nel mio corso mi giudicheranno e mi compatiranno per il fatto di trovarni lí. In piú, non sono stata a scuola per decenni, sono fuori esercizio e falliró gli esami".



Quando Anna pensa al suo rirorno all'universitá salta immediatamente alle conclusioni.
Riesce a prevedere il futuro...
e non è una bella previsione.


Ma quali prove ha in realtà di questa sua visione di una carriera scolastica cosí sfortunata?


Quando fai previsioni a volte tendi a riempire il vuoto dell'ignoto con risultati poco desiderabili...
Nella realtà un buon numero di risultati positivi sono altrettanto possibili. 😊




“Una persona della mia etá dovrebbe guadagnare il doppio di ció che guadagno io oggi. Dovrei darmi una regolata.”



Lo stress di Anna riguardo al suo livello di istruzione qualche volta prende la forma di pensieri su dove "dovrebbe" trovarsi nella vita, o che cosa"dovrebbe" fare.  


Questo genere di pensieri potrebbe anche apparire costruttivo: "sta motivando se stessa a raggiungere un risultato migliore"... Vero?
Ma ció che Anna sta davvero facendo qui è fissare per sè e per la sua vita standard inflessibili che lei giá non soddisfa, standard dei quali non è finora risultata all'altezza.


I suoi "dovrei" non sono orientati alla comprensione di se stessa e del suo valore.
Quando Anna riflette su quali sono le cose veramente importanti per lei, non c'è "quanto guadagna" in cima alla sua lista.
Anna desidera quel diploma di laurea per migliorare se stessa e per puntare ad una carriera lavorativa piú interessante e piú in linea alle sue inclinazioni.
I suoi "dovrei" provengono dall'aver interiorizzato le aspettative degli altri e dall'essersi paragonata agli altri, e dando retta a questi pensieri Anna sta solo convincendo se stessa  che non ne sará mai all'altezza.




“Se non mi laureo con il massimo dei voti alla fine di tutto questo lavoro, non ne sará valsa la pena. Sará un fallimento”.



Qui Anna ha deciso che sará una laurea con il massimo dei voti e la lode, oppure una bocciatura.
Non esistono vie di mezzo.
Questo genere di "perfezionismo" la porta a vedersi molto spesso come un fallimento. 


Ma la realtà è che ci sono molti bellissimi traguardi, compresi tra questi due poli, che Anna puó raggiungere, e sono molto piú probabili rispetto ai due estremi: ci sono concetti nuovi che imparerá, nuove capacità che acquisirá, e l'orgoglio che proverá nel raggiungere questi risultati.


In questo suo percorso commettetá anche degli errori, ma questi non azzereranno i suoi meriti e i suoi risultati positivi.


Imparare ad apprezzare i risultati raggiunti senza permettere che i suoi passi falsi li mettano in ombra permetterá ad Anna di andare avanti e di fare progressi.




"Se mi iscrivo ad un corso di laurea con obbligo di frequenza dovró rallentare con il mio attuale lavoro per almeno sei mesi, e forse, cosí facendo, lo perderó. Quindi mi ritroveró senza soldi. Dovró chiedere aiuto ai miei genitori e moriró per la vergogna". 



Le preoccupazioni e le elocubrazioni mentali di Anna l'hanno fatta passare dal formulare semplicemente  previsioni a dipingere lo scenario peggiore possibile, un fallimento cosí devastante dal quale non riuscirebbe piú a riprendersi. 


Il catastrofismo esaspera la possibilità di errori e si verifica quando sovrastimi o, peggio, dai per certa, la probabilitá che qualcosa di terribile possa accadere, e talvolta la tua mente si lascia trasportare da questi pensieri fino a perdere il senso della realtá.




"Ogni volta che provo anche solo a immaginare di entrare in un'aula universitaria mi sento in imbarazzo, stupida, e mi prende il panico. E questo non fa che dimostrare che si tratta di una pessima idea e che non potró mai realizzarla".



È persino troppo facile per Anna lasciare che i suoi sentimenti scrivano la storia di come sarebbe la sua esperienza all'universitá.
Se si sente stupida, allora vuol dire che è stupida... Ma i sentimenti non sono dati di fatto.


Se vuoi la prova di questo, prova a pensare all'ultima volta in cui hai avuto a che fare con il brutto tempo, con giornate buie e piovose.
Dopo un paio di giorni probabilmente ti sentivi un po' depresso, e forse dopo una settimana il tuo monologo interiore somigliava molto a qualcosa del tipo " niente per me va per il verso giusto"... Ma niente nella tua vita era di fatto cambiato. Ti eri solo lasciato trasportare dal tuo umore e dai tuoi sentimenti.


Ai nostri sentimenti piace scrivere storie (o "girare film" 😊) su quanto ci succederá o se avremo successo o se piaceremo agli altri... Ma spesso queste storie sono molto lontane dalla realtá. 




Adesso che abbiamo dato un'occhiata ad alcune delle piú classiche tipologie di automatismi negativi nei quali puó restare intrappolata la nostra mente (i pensieri negativi automatici) prova a vedere se riesci a riconoscerli in alcuni dei tuoi pensieri.... 

... E, se sí, salta fuori dalla trappola! 😊