Roberto Rossi

UNIVERSO SHIATSU CON ROBERTO ROSSI

2019-11-21 10:54:01

L’INTESTINO IRRITABILE IN MEDICINA TRADIZIONALE CINESE

L’intestino irritabile è una malattia intestinale non infiammatoria caratterizzata dalla presenza di alterazioni dell’attività motoria del colon. Colpisce oil 15% della popolazione adulta italiana, specialmente le donne. La maggior parte delle persone pazienti che ricorrono alle cure della Medicina Cinese per alleviare i loro disturbi intestinali soffrono di questa sindrome.

L’andamento della malattia è cronico con carattere fluttuante e nel corso degli anni le riacutizzazioni dei sintomi coincidono con eventi stressanti, sia di tipo fisico (come interventi chirurgici, infezioni virali o batteriche), che di tipo psichico (come stress, separazioni, lutti). Le donne ne sono colpite in misura doppia rispetto agli uomini.

Le manifestazioni cliniche della sindrome sono:
• Alternanza di stipsi e diarrea, spesso connessi con cambiamenti d’umore
• Dolori crampiformi episodici, non fissi, localizzati prevalentemente nella parte bassa dell’addome, prevalenti a destra o a sinistra. I movimenti intestinali spesso si associano a dolore; altre volte essi alleviano il dolore. Il dolore peggiora dopo avere mangiato
• Flatulenze e distensione addominale
• Inappetenza, nausea e vomito, senso di affaticamento
• Le feci sono spesso piccole e arrotondate oppure sottili e allungate
 • Sintomi psicologici: ansietà, depressione, disturbi del sonno

Sono diversi i fattori che possono agire come cause; e spesso agiscono in associazione:
• Problemi psicologici di origine relazionale o lavorativa; sovraccarico di tensione e stress
• Alimentazione irregolare e povera di fibra
 • Intolleranze alimentari ( cereali come grano e mais, latte e derivati, agrumi, tè o caffè, frutta o verdura)

Diagnosi

Occorre escludere la presenza di altri disturbi intestinali (infezioni, parassiti, alterazioni della flora batterica intestinale fisiologica, candidosi intestinale, abuso di lassativi, ecc.). È necessario condurre un’accurata visita medica basata sulla raccolta e analisi dei dati anamnestici e derivanti dal quadro clinico).

La Medicina Cinese evidenzia in modo accurato le cause cui è possibile fare risalire la sindrome dell’intestino irritabile. Eccole:

1. Disordini emozionali

– Emozioni perduranti, rimosse o represse -come collera, frustrazione, risentimento, irritabilità, depressione- bloccano la circolazione dell’energia del Fegato. Il ristagno dell’energia del Fegato causa, a sua volta, disturbi del processo digestivo; ne deriva la comparsa di dolore e distensione addominale, flatulenze e/o eruttazioni acide, alternanza di stipsi e diarrea, nausea e vomito, stanchezza.
 – Tendenza protratta a rimuginare, preoccupazioni, troppo riflettere, attività mentale eccessiva per studio o lavoro indeboliscono l’attività funzionale della Milza. Compare stanchezza, inappetenza, feci non formate. Inoltre, sul piano mentale, si osserva difficoltà a concentrarsi, a memorizzare e ricordare.

2. Abitudini alimentari inappropriate

  • Mangiare troppo o troppo poco.
  • Alimentazione povera di proteine o povera di cereali.
  • Alimentazione in cui abbondano cibi che creano all’interno del corpo freddo e umidità, come latticini, verdura e frutta cruda. Segue l’indebolimento delle capacità digestive e la comparsa di inappetenza, gonfiore addominale, feci sfatte, sonnolenza e stanchezza.
  • Anche il consumo abituale di alimenti poveri di potere nutrizionale, perché coltivati con pesticidi ed erbicidi o conservati in scatola, precotti o surgelati, o ancora cotti in forni a microonde, indebolisce le capacità digestive e danneggia la salute ne suo insieme.
  • Consumo ricorrente di antibiotici per il trattamento di malattie infettive. Questi farmaci, la cui natura è fredda e umida, se usati spesso, portano all’accumulo nel corpo del fattore patogeno dell’Umidità, che indebolisce il sistema digestivo e provoca la comparsa di diarrea, infezioni da Candida albicans , stanchezza e compromissione del sistema immunitario.

Quadri clinici

La sindrome dell’intestino irritabile è la risultante di un’associazione di condizioni di deficit di energia corretta e di eccesso di energie patogene.

1. Ristagno dell’energia del Fegato associato a deficit dell’energia di Milza e Stomaco
 
È il quadro clinico più comune. In alcuni casi prevale la condizione di deficit di Milza e Stomaco che presiedono, secondo la Medicina Cinese, al processo digestivo.  In tal caso sono più marcati i sintomi di inappetenza, difficoltà di digestione, feci sfatte, poco gonfiore, lingua pallida e polso debole. Nel caso che prevalga il ristagno dell’energia del Fegato, prevale la sensazione dolorosa di distensione addominale, le eruttazioni e le flatulenze, nausea e vomito; lo stato emozionale è di facile irritabilità e di scontento e il polso è teso.

2. Ristagno dell’energia del Fegato associato a deficit di Polmoni e Reni
 In tal caso la condizione di deficit si manifesta con alterazioni dell’alvo di lunga data: diarrea e/o stipsi, sensazione continua di disagio e pesantezza addominale; questi sintomi si accompagnano da un lato a mancanza di solidità fisica e psichica, dall’altro ai sintomi già sopra descritti di ristagno dell’energia del Fegato. I polsi di Polmoni e Reni sono deboli e profondi.

La terapia

Il trattamento delle condizione di deficit dell’energia corretta si attua mediante un’alimentazione capace di nutrire senza affaticare la digestione e l’assunzione di rimedi fitoterapici utili a  rafforzare, tonificare o nutrire l’energia carente e consentire la piena ripresa delle funzioni organiche. In caso di ristagno dell’energia, si ricorre all’agopuntura, alla moxibustione, ai trattamenti shiatsu(tui na), al movimento corporeo (qi gong) e alla pratica regolare di tecniche di respirazione.