Marzola Roberta

Facilitatrice Bars

Testa o... cuore?!

2020-06-11 14:37:30

Tanti, tanti, tanti... ma proprio tanti anni fa ;) il mio insegnante di yoga ci faceva fare una pratica di autoascolto. Quando arrivavamo ad ascoltare il cuore, una parte di me rimaneva sbalordita, mentre un'altra era quasi infastidita.

Sì, proprio così: da un lato non mi capacitavo di poterlo percepire così chiaramente nel suo pulsare. Pa-pam... pa-pam... pa-pam... Non ero per nulla abituata a "stare nel corpo". La mia dimora abituale era la mente


Dall'altro, percepire quel battito ritmico che si espandeva lungo il corpo mi destabilizzava alquanto: possibile che fosse così forte? Ma come poteva muoversi così tanto? Mi sembrava che da un momento all'altro avrebbe invaso tutto il mio corpo facendolo esplodere... ti assicuro che non era una bella sensazione. 😟

E' stato solo con il tempo e con una certa regolarità nella pratica che mi sono abituata ad "avere" un cuore, nonostante avessi sempre saputo di averlo 😅.


La differenza fra sapere e sentire è proprio questa.


Il sapere accade nella testa.
Il sentire accade nell'esperienza.


E' con questa nuova consapevolezza che oggi possiamo arricchire l'invito che questa settimana ho affidato a Claudia Rainville:
“Chiudiamo il nostro cuore per proteggerci dalla sofferenza, ma è così che soffriamo di più. Senza amore non viviamo, sopravviviamo”


Lo sappiamo già, vero?
Sappiamo già che se non amiamo soffriamo, ci priviamo delle gioie del mondo, rimaniamo sterili alla vita... Sappiamo che senza amore non c'è vita degna di essere vissuta.


Ma lo sentiamo? Sentiamo che senza amore la vita è pura sopravvivenza?
Sentirlo significa aprire il proprio cuore e ammettere il rischio di soffrire, di perdere qualcosa o qualcuno, di sentirsi rifiutare, di vergognarsi... Nel nostro mondo duale, l'amore va a braccetto con emozioni come queste, perché sono l'altra faccia della medaglia dell'amore.


Dunque, ogni volta che amiamo dobbiamo anche soffrire?


Direi piuttosto il contrario:👉 ogni volta che amiamo, soffriamo un po' meno, perché impariamo che l'amore è come un ponte che, un passetto alla volta, ci porta oltre il dualismo... Ma per arrivarci, dobbiamo essere pronti a rischiare di cadere.

Tu come la vedi?
Si può amare senza essere disposti a soffrire?


[foto: Karl JK Hedin su Unsplash]