Cipolle. Se non son cipolle son lanterne!
Arte rinascimentale e ferro battuto a Firenze
Cipolle. Se non son cipolle son lanterne!
Camminare in una città guardando in alto porta a scoprire bellezze inaspettate. A Firenze agli angoli del rinascimentale Palazzo Strozzi, basta alzare lo sguardo per vedere delle cipolle!
In realtà le cipolle in questione sono delle lanterne in ferro battuto di pregiata fattura opera di Niccolò di Noferi del Sodo o Niccolò Grosso detto il Caparra, artigiano fiorentino che portò l’arte del ferro battuto a grandi livelli.
Il soprannome gli fu dato da Lorenzo il Magnifico in persona per la sua abitudine di non iniziare mai un lavoro senza prima aver riscosso un acconto cioè una caparra. Ma il maestro fiorentino, che aveva bottega in quella che oggi è la via elegante di Firenze, via Tornabuoni, aveva sempre bisogno di denaro e per arrotondare vendeva cipolle al mercato.
Il mercato, oggi diremmo ortofrutticolo, era proprio dove la famiglia Strozzi fece costruire il signorile palazzo. Qui, nella piazza detta delle cipolle, il Caparra aveva il banco e si ispirò ai bulbi che vendeva per creare le lanterne in ferro battuto che adornano i quattro angoli di Palazzo Strozzi. I ciuffi che le sovrastano ricordano appunto le cipolle.
Il viaggio per Firenze alla scoperta delle curiosità che si possono scoprire alzando lo sguardo inizia da qui.